Troppo ferro nei quasar…! Questo e’ quanto emerge da uno studio dell’oggetto APM 8279+5255, molto lontano (13.5 miliardi di anni luce) e quindi appartenente ad un universo molto giovane. G. Hasinger e S. Komossa hanno trovato molto piu’ ferro di quanto si aspettassero, e questo dato non solo e’ inaspettato ma in aperto contrasto con le attuali teorie.

Infatti, Il ferro e gli altri elementi pesanti vengono creati come sottoprodotti della vita delle stelle, che poi li liberano nello spazio, dando cosi’ la possibilita’ ai pianeti come il nostro di formarsi. Detto questo, e’ chiaro che la quantita’ di ferro nell’universo va aumentando nel tempo, e quindi se guardo un oggetto distante (la cui luce viaggia per molto tempo prima di arrivare a noi, portandoci quindi l’immagine di un universo “giovane”) mi aspetto di vedere meno ferro di quanto ne vedo nel Sistema Solare. Da qui lo stupore degli studiosi.

Le soluzioni al dilemma sono sostanzialmente due: siamo sicuri che questo oggetti siano davvero “lontani”? Oppure, esistono fenomeni che producono ferro (o comunque elementi pesanti) in grande quantita’ , ma che noi non conosciamo?

Come al solito piu’ si studia un problema a fondo, e piu’ le vecchie teorie danno problemi che ovviamente si cerca di risolvere. Questo si chiama metodo di indagine scientifica.

Ulteriori informazioni sul sito dell’ESA ed anche su Spaceflightnow

E’ disponibile in rete anche l’articolo completo (in inglese, tecnico!) al sito dei preprint SISSA

Credits: Alfonso Mantero

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