Osservazioni condotte da Chandra nella galassia NGC 6420 rivelano la presenza nella zona centrale della galassia di ben due buchi neri supermassivi…

Da tempo sappiamo ormai che la “vita” delle galassie e’ sovente interessate da eventi di interazione – e talvolta di fusione – con galassie limitrofe, eventi che comportano, tra le altre cose, diverse conseguenze sulla storia di formazione stellare interna alle galassie coinvolte. La galassia NGC 6420 e’ probabilmente il risultato di una fusione di due galassie piu’ piccole

Gia’ osservazioni precedenti, in banda X, avevano mostrato che la regione centrale emetteva in tale banda, tuttavia gli astronomi non avevano avuto modo di comprendere quale fosse la sorgente di tale radiazione.

Immagine della galassia NGC 6420 con i due “nuclei”evidenziati
(Credits: Chandra website)

Recentemente, la sonda Chandra e’ stata in grado di mostrare che la radiazione X proviene da due differenti nuclei. Inoltre, attraverso lo studio dello spettro X rilevato per tali sorgenti dalla sonda, gli astronomi hanno compreso come con buona probabilita’ all’origine di tale radiazione vi siano due buchi neri di grande massa.

L’analisi del sistema fa ritenere che nel corso delle prossime centinaia di milioni di anni, i due oggetti saranno destinati a fondersi in uno solo di massa piu’ grande. Importante constatazione, poiche’ mostra come in effetti sia probabile che tali buchi neri cosi’ massici siano il risultato spesso di diversi eventi di aggregazione tra oggetti di massa piu’ piccola.

Approfondimenti sul sito di Chandra

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