Osservazioni con il Very Large Telescope in banda infrarossa confermano l’occorrenza di fenomeni di alta energia nella radiogalassia “3C 445” .

Negli ultimi anni, grazie ai grandi telescopi ed agli strumenti di indagine del cielo sempre piu’ sofisticati, si sono accumulate una notevole quantita’ di informazioni riguardo gli oggetti lontani ed il loro comportamento. Tra di essi, sicuramente le radiogalassie risultano tra le piu’ “intriganti”, poiche’ emettono quantita’ prodigiose di energia, sotto forma di particelle veloci ed intensa radiazione elettromagnetica.

A tale categoria appartiene l’oggetto noto come 3C 445 (il nome deriva dal Catalogo di Cambridge, ove e’ stato osservato negli anni ’50, e catalogato appunto come sorgente radio n. 445), posto in direzione della costellazione dell’Aquario, ad una distanza di circa un miliardo di anni luce dalla Terra. Con ogni probabilita’ tale oggetto ospita un buco nero supermassivo al suo interno, ancor piu’ grande di quello che si ritiene occupi il centro della nostra Galassia.

Gia’ da tempo le osservazioni di 3C 445 avevano evidenziato i segni di fuoriuscita di materia dal centro della galassia (sede dei fenomeni piu’ energetici), visibile nelle mappe in banda radio come due getti di plasma propagantisi in opposte direzioni.


Ora, alcuni astronomi europei sono riusciti ad ottenere immagini infrarosse dei getti (visibili nei riquadri “b” e “c” dell’immagine a lato, credits: European Southern Observatory and the US National Radio Astronomy Observatory.)

Come mostra la figura, i due jets di plasma, composti da particelle veloci, impattano contro il mezzo intergalattico che li circonda (composto in primo luogo da idrogeno primordiale), producendo due shocks, ad una distanza di circa 1,5 milioni di anni luce dal centro della galassia. Con una larghezza complessiva pari a 3 milioni di anni luce, ovvero circa una volta e mezzo la distanza che separa la Via Lattea dalla galassia di Andromeda, e’ indubbiamente una struttura su scala gigantesca….!

E’ la prima volta che e’ stato possibile ottenere una immagine in banda ottica – infrarossa dell’emissione di sincrotrone (la particolare radiazione emessa dallo scontro dei jets col materiale interstellare) correlata a tale fenomeno. Cio’ si e’ reso possibile grazie alla eccezionale sensibilita’ del telescopio VLT, insieme con l’alta definizione delle immagini acquisite con tale telescopio.

Ulteriori informazioni si possono ottenere consultando la press-release dell’ESO. Segnaliamo inoltre la stessa notizia sul sito de “Le Scienze”.

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