Il team della sonda Chandra ha appena rilasciato delle immagini della zona centrale della Via Lattea dalle quali si evincono segni di considerevole attivita’ da parte del buoco nero supermassivo in Sgr A*

Le immagini sono prodotte dalle osservazioni in banda X piu’ lunghe mai effettuate finora in tale regione. Vi e’ da dire che oltre a Sgr A*, che con ogni evidenza contiene un buco nero di grande massa, sono state individuate nella stessa zona piu’ di altre duemila sorgenti X, il che comprensibilmente rende tale campo anche il piu’ ricco di sorgenti X mai osservato finora.



Credits: NASA/CXC/MIT/F.K.Baganoff et al.
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La cosa decisamente interessante e’ che pare proprio che tale buco nero.. non se ne voglia rimanere buono! Sono stati monitorati numerosi “outburst” e di tanto in tanto anche esplosioni di considerevole entita’.

Per la precisione, le osservazioni con Chandra sono durate un paio di settimane, per un totale di un tempo di esposizione di 164 ore. Durante tale periodo Sgr A* ha prodotto “lampi” in banda X piu’ di una mezza dozzina di volte. Si sono raccolte inoltre indicazioni che fanno ritenere che il “passato” di tale sorgente X sia stato ancora piu’ burrascoso del suo presente: tali indicazioni sono preziose senz’altro poiche’ aiuteranno gli astronomi a svelare i segreti di come Sgr A* si accresca e di come interagisca con l’ambiente nel quale si trova.

“Stiamo dando un’occhiata alla vita quotidiana di un buco nero supermassivo come non e’ stato mai fatto finora” ha detto Frederick K. Baganoff del Massachusetts Institute of Technology in Cambridge, che ha appena presentato tali nuovi risultati ad una conferenza stampa ad un meeting della Societa’ Astronomica Americana, svoltosi a Seattle. “Osserviamo lampi in banda X quasi ogni giorno”

Evidenze di tali eventi (che vengono visti con un “ritardo” di circa 26000 anni, dovuto al tempo necessario alla luce che parte dal centro galattico per raggiungere la Terra) si possono riscontrare nelle immagini: ad esempio, un jet lungo un anno-luce e’ stato rilevato a distanza di circa 1,5 anni-luce da Sgr A*, probabilmente originato da un fascio di particelle espulso quasi a velocita’ della luce dal una zona vicina all’orizzonte degli eventi del buco nero.

Approfondimenti consultando la press release sul sito di Chandra

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