Un gruppo di astronomi ha scoperto una nana bruna ad una distanza che la rende la piu’ vicina mai osservata: meno di 12 anni luce dal Sole.

Le nane brune sono oggetti che hanno “mancato di poco” la possibilita’ di diventare stelle, poiche’ hanno una massa totale poco inferiore a quella necessaria per far partire le reazioni nucleari al centro della struttura, evento tipico delle stelle in fase di “sequenza principale”. In effetti si ritiene che la formazione delle nane brune sia del tutto analoga a quella delle normali stelle, solamente che per qualche motivo, per tali oggetti la massa totale non riesce a raggiungere la frazione di circa il 7.5 % di quella del Sole, limite minimo per l’innesco delle reazioni nucleari che trasformano l’idrogeno in elio, e forniscono energia alla struttura stessa.


La nana appena scoperta ha preso il nome di Epsilon Indi B, ed e’ la compagna di una stella brillante visibile nel cielo dell’emisfero sud, Epsilon Indi (con l’occasione, ribattezzata “Epsilon Indi A”), che fino a poco tempo fa si pensava fosse una stella singola.

Epsilon Indi B risulta possedere una massa pari a circa 45 volte quella di Giove, il pianeta piu’ grande del sistema solare, ed una temperatura superficiale di “soli” 1000 gradi centigradi. Dati che la pongono nella categoria delle “nane T”, oggetti che per le loro caratteristiche, si collocano a meta’ strada tra le stelle vere e proprie ed i pianeti giganti.

L’immagine ESO a fianco, mostra la nana bruna (evidenziata da un cerchietto) e la sua ben piu’ luminosa compagna Epsilon Indi A (sulla destra). La foto in altro proviene dalla “SuperCOSMOS Sky Surveys (SSS)”, in banda ottica, mentre quella in basso dalla “Micron All Sky Survey (2MASS)”, effettuata nel vicino infrarosso.

Approfondimenti: per maggiori informazioni, si puo’ consultare la press release dell’ESO.


Immagine: credits ESO

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