Blog di Marco Castellani

Mese: Ottobre 2003 Page 1 of 3

Da SLOAN una mappa tridimensionale dell’universo…

i ricercatori della Sloan Digital Sky Survey hanno raccolto dati per elaborare una mappa tridimensionale dell’universo, che include immagini di duecentomila galassie, lontane fino a due miliardi di anni luce da noi…

La mappa costruita finora copre circa il 6% del cielo. Il team di SDSS, costituito da circa 200 astronomi di 13 diversi paesi, utilizzando i dati raccolti – combinati con altri dati forniti dalla Wilkinson Microwave Anisotropy Probe (WMAP) – ha indicato come secondo le interpretazioni piu’ accreditate, l’universo sia costituito, per circa il 70% della (ancora non chiara) forma di energia responsabile dell’allontanamento delle galassie, per un 25% dalla “materia oscura”, e solo per un 5% dalla materia che siamo piu’ abituati a conoscere, la materia ordinaria.

Link:

Sloan Digital Sky Survey News Release

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Alla ricerca dell’anello mancante nell’evoluzione dei pianeti…

Similmente a come alcuni antropologi cercano il famoso “anello mancante” tra le scimmie e gli esseri umani, anche i planetologi sono in cerca di una sorta di anello mancante nell’evoluzione planetaria. Il nuovo Space Infrared Telescope Facility (SIRTF) potrebbe fare molto per sciogliere il quesito…

Lanciato il 25 agosto di quest’anno, SIRTF dovrebbe ben presto cominciare a scandagliare il cielo in banda infrarossa, investigando, tra gli altri oggetti, anche i dischi di polvere che si formano intorno alle giovani, luogo della nascita dei pianeti.


Immagine di fantasia di una stella giovane e del disco di polvere che la circonda

Credits: NASA JPL website

Osservazioni condotte finora – dalla terra e dallo spazio – per investigare questi dischi circumstellare, sia giovani che vecchi, non hanno trovato mai i dischi di eta’ intermedia, per diverse ragioni. E proprio qui entra in gioco la sensibilita’ e la risoluzione senza precedenti di SIRTF, che dovrebbe permettere di colmare questa lacuna – e cosi’ facendo, rispondere a questioni fondamentali riguardanti i processi di formazione dei pianeti, compresi quelli con caratteristiche simili alla Terra.

Link:

JPL Press release

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Ouverture

Ri-posto qui i miei interventi sul blog “marcocastellani”, poiche’ tale account continuava a dare dei problemi dopo il restore dei database, proseguo su questo.. mi scuso con chi li abbia gia’ letti!

(20 ottobre) Ouverture

Buondi’….! Una piccola parola di presentazione…. in questo blog intendo riportare impressioni e sensazioni della normale vita quotidiana, di lavoro, spunti e considerazioni che sorgono – appunto – attraversando le normali situazioni della vita, che magari ritengo utile non vadano perduti. Di mestiere ricercatore astronomo. Sono sposato, e papa’ di quattro bimbi. Mi piace ascoltare musica (classica, ma non solo), leggere…e anche scrivere, poesie e piccoli racconti.

(21 ottobre) Impressioni d’inizio autunno…

Ogni autunno e’ nuovo, e’ diverso. E’ come inoltrarsi in una avventura., di cui si conoscono i contorni, perche’ gia’ vissuta, e nondimeno si avverte come una cosa nuova: in fondo, anche qui, non importa cosa e’ gia’ successo, conta quanto (ri)succede ora.. L’aria che inizia ad essere pungente, al mattino… frizzante, che risveglia i sensi. I colori delle cose, della natura, si impongono allo sguardo come nuovi, tersi, puliti… Spiccano nella nebbiolina azzurra del cielo, quasi fatta apposta per un’ideale sfondo. La luce e’ diversa: dopo il lampo accecante e affermativo dell’estate, la luce autunnale consente e lascia aria alle sfumature, al gioco di ombre e di luce. Trovo l’autunno una stagione molto “pittorica”…

(23 Ottobre) Il lavoro del ricercatore

Uhfff… tutto il giorno a correggere un programma fortran che non ne vuol sapere di funzionare a dovere. Che imparare da cio’? Forse che un lavoro come questo, come la ricerca scientifica, al di la’ dei risultati e delle scoperte eclatanti (ma rari!) che vanno a finire sui giornali, sia pure e soprattutto – nella pratica consueta – una “palestra di pazienza” e perseveranza per il ricercatore… gutta cavat lapidem ! 🙂

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Integral svela i buchi neri “nascosti”…

La sonda “Integral” dell’ESA, un potente telescopio che lavora nella banda dei raggi gamma, sembra abbia appena scoperto una nuova classe di oggetti astronomici…

Si tratterebbe di sistemi binari, che probabilmente comprendono un buco nero od una stella di neutroni, immersi un un inviluppo spesso e denso di gas freddo. Tali oggetti sono rimasti praticamente invisibili fino ad oggi a tutti gli altri telescopi.

La sonda Integral e’ stata lanciata circa un anno fa proprio con l’obiettivo di studiare i fenomeni piu’ energetici che avvengono nell’universo.

La sonda ha trovato il primo di questi oggetti, denomnato “IGRJ16318-4848” (..semplice, eh?) a fine gennaio di quest’anno. Per quanto gli astronomi non conoscano esattamente la sua distanza, si e’ praticamente certi che sia comunque all’interno della nostra Galassia. Dopo un’attenta analisi dei dati, i ricercatori hanno concluso che potrebbe essere un sistema binario formato da un oggetto molto compatto e denso, come un buco nero (o una stella di neutroni), e una stella compagna di massa molto elevata.


Una raffigurazione artistica
dell’interazione dei meccanismi di interazione
di un sistema binario

Credits: ESA website

Perche’ tale oggetto non sia stato individuato finora non e’ certo (molti sistemi binari non troppo diversi da questo si conoscono gia’ nei dintorni della Via Lattea, dopotutto). Probabilmente un ruolo importante nell’averlo “tenuto nascosto” finora e’ stato svolto dallo spesso strato di gas che circonda il sistema binario, caratteristica che pare una peculiarita’ di questa (forse) nuova “classe” di oggetti celesti…

Link:

ESA press release

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Quando cominci? l’accelerazione cosmica?

Secondo studi recenti, l’espansione dell’universo avrebbe subito una spinta “decisiva” 5 miliardi di anni fa…

Circa quattro anni fa, studiando le esplosioni delle supernove di tipo 1a, gli astronomi hanno compreso che l’espansione dell’universo sta accelerando.

Adam Reiss, un astronomo che lavora allo Space Telescope Science Institute di Baltimora, negli Stati Uniti, avrebbe calcolato il momento esatto in cui la forza repulsiva dell’energia oscura sopravanz? la forza di gravit?, inizio della fase di ddell’universo che continua ancora oggi: secondo i suoi studi, sarebbe accaduto cinque miliardi di anni fa.

Link:

LeScienze online

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Il file RSS con le ultime news di GruppoLocale…

Qualche info sull’uso del file RSS con le ultime news di GruppoLocale.net…

Diversi siti (tra cui il nostro
GruppoLocale.net) forniscono tra i loro servizi un file in formato
XML, detto RSS, fatto apposta per essere integrato in altri servizi o
programmi o pagine web. Tipicamente il file contiene i link alle
ultime news dei rispettivi siti, e’ molto comodo integrarlo ad esempio
in programmi di gestione posta-contatti-agenda etc. (come Evolution ad esempio).

Ora ho scoperto che esiste un sito dove si puo’ assemblare una pagina dai vari RSS di siti a proprio piacere, senza necessita’ di istallare
sofware… vi consiglio una visita a

Fyuze.com

Volendo aggiungere ad esempio GruppoLocale, bastera’ – dopo essersi sottoscritti – andare su “customize” ed inserire l’indirizzo del corrispettivo file RSS, ovvero


www.mporzio.astro.it/gruppolocale/backend.php

per avere le ultime news sul portale Fyuze.com !

Fyuze.com mi pare interessante anche per le notevoli possibilita’ di configurazione (permette anche la ricezione di news dai Gruppi Yahoo!). Unico neo, per ora, e’ che spesso risulta un po’ troppo lento nel caricamento delle pagine..

Link:


Introduzione al formato RSS

su
Webreference.com

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Workshop su “Partecipazione Italiana alla Missione Eddington”

Si apre oggi all’Osservatorio di Roma, sede di Monte Porzio Catone, il workshop sulla “Partecipazione Italiana alla Missione Eddington” (Alla Ricerca di Pianeti nella fascia di Abitabilit?)…

Il programma dettagliato si puo’ trovare nelle pagine del workshop

Nel pomeriggio e nella serata di Sabato 18 ottobre, l’Osservatorio di Monteporzio, a chiusura del workshop,
ospitera` la Cerimonia di Premiazione del VI Premio Livio Gratton, seguita da una Conferenza pubblica del dr. Fabio
Favata
, Project Scientist della missione Eddington.


Rappresentazione “artistica” della sonda
Eddington
Credits:

ESA Eddington website

Link:

Locandina del workshop

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Ed Einstein continua ad aver ragione…!

La “teoria della relativita’ ristretta” di Einstein afferma che nessuna informazione puo’ viaggiare piu’ rapidamente rispetto alla velocita’ di propagazione della luce nel vuoto. In varie riprese, sono state avanzate pero’ alcune teorie secondo le quali in particolari mezzi si potrebbe sorpassare la velocita’ della luce. Ora un esperimento ribadisce l’evidenza che comunque nessuna informazione si puo’ propagare a velocita’ maggiore di quella della luce…

In effetti, i fisici teorici hanno ipotizzato che sebbene particolari impulsi luminosi, in determinate condizioni sperimentali, sembrino propagarsi piu’ veloci della luce, essi comunque non possono trasportare alcun tipo di informazione: sono le variazioni e le discontinuita’ nel segnale che portano informazione – e queste non possono viaggiare mai piu’ veloci della luce.

Sebbene cio’ fosse piuttosto chiaro sul piano teorico, bisogna dire che assai poco era stato fatto dal lato “sperimentale” per supportare in questo i fisici teorici, e per verificare che le prove in laboratorio confermassero davvero la teoria.

Nell’edizione di questa settimana della rivista scientifica Nature, Mark A. Neifeld, Electrical Engineering e Optical Sciences Professor dell’Universita’ dell’Arizona, insieme con Michael D. Stenner e Daniel J. Gauthier, fisici della Duke University, presentano dei risultati sperimentali che confermano pienamente che la teoria di Einstein continua ad essere corretta: la propagazione dell’informazione e’ di fatto limitata alla velocita’ della luce, ogni segnale che sembra propagarsi piu’ veloce (gli “smoot pulse” originati in laboratorio, vedi il link), non porta alcun contenuto d’informazione.

Link:

Press Release University of Arizona

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