Blog di Marco Castellani

Giorno: 3 Ottobre 2003

Osservata galassia lontanissima da due telescopi collegati tra loro

Una galassia molto lontana dalla nostra Via Lattea, che probabilmente ospita un buco nero supermassivo al suo interno, e’ stata osservata per mezzo di due telescopi ottici che lavorano in coppia, con lo stesso principio di un interferometro…

Queste osservazioni mostrano il piu’ fine livello di dettaglio in una galassia mai raggiunto a lunghezze d’onda infrarosse.
I due telescopi connessi sono al W.M. Keck Observatory
sul Mauna Kea, nelle Hawaii, e hanno osservato la regione centrale della galassia NGC 4151. L’interfrometro del Keck combina la luce dei due grandi telescopi ottici, rendendo possibile raggiungere un grado di dettaglio assai piu’ elevato rispetto a quello delle singole immagini. Un articolo sui risultati di questo lavoro apparira’ questo mese sulla rivista Astrophysical Journal Letters.


Raffigurazione artistica della regione intorno ad un buco nero
Credits: JPL website

La galassia NGC 4151 e’ a circa 40 milioni di anni lontana dalla Terra, molto ai di la’ degli oggetti piu’ lontani scoperti in precedenza con questo tipo di telescopi (gli oggetti piu’ distanti individuati finora si trovavano infatti a circa tremila anni luce da Terra).

Queste osservazioni segnano la prima volta che un interferometro ottico/infrarosso rileva un oggetto posto al di fuori della nostra Galassia… inoltre, sono state seguite poche settimane dopo da altre importanti osservazioni di una seconda galassia lontana, effettuate con l’interferometro di cui e’ equioaggiato il Very Large Telescope (VLT) dell’ European Southern Observatory.

Link:

Jet Propulsion Laboratory press release

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Una verifica per la relativit? generale

Astrofisici italiani misurano la curvatura dello spazio-tempo con una precisione assolutamente straordinaria…!

Le previsioni della relativita’ generale di Einstein sono appena state confermate da alcuni astrofisici italiani, con una precisione che supera di circa cinquanta volte le misure ottenute in precedenza!


Credits immagine:

Sean M. Carroll –
Spacetime and Geometry:
An Introduction to General Relativity

Bruno Bertotti dell’Universit? di Pavia e colleghi di Roma e di Bologna hanno misurato la deflessione, dovuta al Sole, che subiscono le onde radio inviate dalla Terra al satellite Cassini e poi di nuovo indietro. I risultati ottenuti sono in accordo con le previsioni della teoria con una precisione di 20 parti su un milione !

Link:
Le Scienze online

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