Blog di Marco Castellani

Giorno: 1 Marzo 2004

Dopo Marte, obiettivo Saturno

L?astronave Cassini da giugno orbiter? attorno al pianeta degli anelli e nel gennaio 2005 spedir? una sonda su Titano, il suo satellite principale…

Un interessante articolo su “Avvenire” di domenica 29 febbraio, a firma di Luigi Dell'Aglio: “In cinquant?anni di esplorazione del sistema solare, nessuna missione pu? essere paragonata a questa: obiettivo dell?impresa ? la scoperta di forme di vita extraterrestre”

Potete leggere l'articolo completo online sul sito di Avvenire, all'indirizzo

http://www.db.avvenire.it/avvenire/edizione_2004_02_29/articolo_421868.html

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La piu’ vicina stella con un disco di gas e polveri…

Astronomi dell'Universita' della California, a Berkeley,  hanno individuato una stella che dovrebbe essere la pi? vicina e la pi? giovane che possiede un disco ben visibile di polvere e gas, che potrebbe essere un ambiente di formazione ideale per  pianeti…

La piccola stellina di colore rosso ? distante da noi appena 33 anni luce, abbastanza vicina perch? il Telescopio Spaziale Hubble oppure anche telescopi a terra con ottica adattiva possano risolvere l'immagine del disco di polveri contenente addensamenti di materia che potrebbero in futuro diventare dei veri e propri pianeti.


Il disco di polvere che circonda la piccola stella AU Mic, vista in banda ottica. In questa immagine la regione centrale e' “mascherata” per far emergere i particolari intorno alla stella (Credits: Paul Kalas/UC Berkeley, courtesy of Science Magazine)

“I dischi circumstellari sono delle indicazioni per la formazione di pianeti, e questa ? la stella pi? vicina e pi? giovane dove possiamo osservare direttamente la luce riflessa dalla polvere, prodotta da comete extrasolari ed asteroidi, ovvero, gli oggetti che potrebbero formare pianeti, per accrescimento.”, ha detto Paul Kalas, astronomo all'universita' di Berkeley e primo autore dell'articolo scientifico che riporta la scoperta.

“Stiamo attendendo l'estate e l'autunno prossimi, per tornare ai telescopi e studiare le proprieta' del disco in dettaglio maggiore. Ma ci aspettiamo pure che altri facciano lo stesso, dunque ci saranno un bel po' di osservazioni a breve…”

Fonte della notizia:
http://www.berkeley.edu/news/media/releases/2004/02/26_dust.shtml

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vita in viaggio tra le stelle…?

La Terra potrebbe spargere il seme della vita attraverso la nostra galassia.  William Napier, astronomo presso l?Osservatorio di Armagh nell?Irlanda del Nord, afferma che i microbi potrebbero cavalcare granelli di polvere dispersi dall?energia solare.

Gli scienziati ragionano sul fatto che la vita potrebbe viaggiare fra le stelle sin dal diciannovesimo secolo.  Alcuni ritengono che una collisione fra un pianeta che ospita la  vita ed un altro corpo celeste potrebbe espellere rocce e sassi nello spazio trasportando cos? organismi viventi.  Queste spore, profondamente congelate, potrebbero quindi trasportare la vita in altri mondi.  Qusta idea ? chiamata panspermia.  Ma troppe sono le possibilit? contrarie ad un evento del genere.  Le spore dovrebbero sopravvivere all?impatto del meteorite ed essere lanciate nello spazio.  La roccia dovrebbe inoltre lasciare il sistema solare ed atterrare su un altro pianeta capace di ospitare la vita.  Infine il sasso dovrebbe essere molto veloce in modo da ridurre al minimo il tempo di viaggio , cos? da sopravvivere alle violente radiazioni che nello spazio sono in grado di cuocere qualsiasi organismo.Normalmente, dice Napier, le rocce sarebbero sterilizzate durante il tempo di espulsione dal sistema solare.  Ma i microrganismi potrebbero sopravvivere se fossero in grado di sfuggire all?attrazione solare pi? velocemente.  E ci? potrebbe accadere, continua l?astronomo nord irlandese, se le rocce su cui viaggiano tali microrganismi avessero le dimensioni di granelli di polvere.La Terra e i suoi pianeti fratelli viaggiano attraverso una nuvola di pulviscolo chiamata polvere zodiacale.  Essa ? quanto rimane delle collisioni nella cintura degli asteroidi e del passaggio delle comete.  Napier afferma che questa polvere dovrebbe macinare qualunque cosa ci passasse attraverso.  Questo processo di sminuzzamento potrebbe polverizzare una roccia di un metro di diametro in 20.000 ? 200.000 anni  se poi una cometa dovesse spezzarsi ispessendo la polvere, cosa che capita diverse volte ogni milione di anni, il processo potrebbe impiegare molto meno, un tempo dell?ordine di cinque secoli appena.Veleggiare col SoleUn granello pi? piccolo di un decimo di millimetro dovrebbe essere in grado di trasportare vita microscopica, dice Napier e la pressione di radiazione del Sole potrebbe spingere velocemente un granello cos? piccolo fuori del sistema solare.  La stessa forza potrebbe un giorno essere il propellente dei viaggi spaziali attraverso il cosmo.Un granello del genere potrebbe percorrere un tragitto di sei anni luce in 70.000 anni, lontano abbastanza da incontrare altre stelle.  Napier dice che noi potremmo essere circondati da un enorme biodisco di organismi congelati trasportati su polvere di roccia e ciascuno di questi granelli potrebbe entrare o uscire dal sistema solare.  Il sistema solare ? bucato come un setaccio. La Terra potrebbe spargere il suo seme in maniera pi? ampia quando passiamo attraverso una gigantesca nuvola molecolare, la massa di materia in polvere da cui traggono origine le stelle.  Questo ? accaduto circa cinque volte da quando la vita ? apparsa sulla Terra.Napier ha calcolato che ogni volta circa tremila miliardi di miliardi di microrganismi passano dalla Terra nella nuvola.  Ed egli ritiene che le possibilit? che qualcuno di essi trovi il modo di raggiungere un pianeta come la Terra siano abbastanza alte.  Napier aggiunge infine che un processo del genere potrebbe spiegare anche come la Terra abbia potuto accogliere la vita una prima volta.

Napier,W.A. A mechanism for interstellar panspermia, Monthly Notices of the royal Astronomical Society, 348, 4651.  Nature Publ. Group, 2004

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