Queste sorgenti in banda X, contrassegnate con diamantini verdi nell’immagine qui sotto (cliccando sull’immagine viene visualizzata in formato più grande), vengono chiamate “quasisoffici”, a motivo della loro temperatura di emissione, che e’ nell’intervallo che va da uno a quattro milioni di gradi Celsius (le sorgenti vengono spesso qualificate come “soffici” o “dure” a seconda della temperatura tipica della radiazione che da esse proviene).
L’energia emessa nell’intervallo di tempo (la potenza, in pratica) da queste sorgenti quasisoffici, risulta comparabile o addirittura maggiore di quella delle stelle di neutroni o dei buchi neri di massa stellare, riforniti da materia strappata da una stella compagna.
Un’ipotesi sulla loro natura di queste sorgenti, e’ che potrebbero essere prodotte da buchi neri di massa “intermedia”, ovvero con massa centinaia di volte maggiore di quella del nostro Sole. Tali oggetti dovrebbero avere un orizzonte degli eventi assai esteso, il che comporta appunto dimensioni piu’ grandi ed anche temperature piu’ basse associate alla sorgente, appunto quasisoffice. Potrebbero altresi’ essere “normali” stelle di neutroni o buchi neri, dove la ragione associate di gas caldo sia – per qualche motivo ancora da accertare – decisamente piu’ grande rispetto alle dimensioni tipiche per questi oggetti.
Le sorgenti X “dure”, come le stelle di neutroni o i buchi neri di massa stellare, hanno tipicamente temperature maggiori dei dieci milioni di gradi. Le sorgenti “supersoffici” originate da nane bianche hanno invece temperature di diverse centinaia di migliaia di gradi. Le “quasisoffici” appunto si situano circa nel mezzo di tali intervalli. Un totale di 72 sorgenti quasisoffici e’ finora stato scoperto nelle quattro galassie M101, M83, M51 e NGC4697.