La Terra potrebbe spargere il seme della vita attraverso la nostra galassia.  William Napier, astronomo presso l?Osservatorio di Armagh nell?Irlanda del Nord, afferma che i microbi potrebbero cavalcare granelli di polvere dispersi dall?energia solare.

Gli scienziati ragionano sul fatto che la vita potrebbe viaggiare fra le stelle sin dal diciannovesimo secolo.  Alcuni ritengono che una collisione fra un pianeta che ospita la  vita ed un altro corpo celeste potrebbe espellere rocce e sassi nello spazio trasportando cos? organismi viventi.  Queste spore, profondamente congelate, potrebbero quindi trasportare la vita in altri mondi.  Qusta idea ? chiamata panspermia.  Ma troppe sono le possibilit? contrarie ad un evento del genere.  Le spore dovrebbero sopravvivere all?impatto del meteorite ed essere lanciate nello spazio.  La roccia dovrebbe inoltre lasciare il sistema solare ed atterrare su un altro pianeta capace di ospitare la vita.  Infine il sasso dovrebbe essere molto veloce in modo da ridurre al minimo il tempo di viaggio , cos? da sopravvivere alle violente radiazioni che nello spazio sono in grado di cuocere qualsiasi organismo.Normalmente, dice Napier, le rocce sarebbero sterilizzate durante il tempo di espulsione dal sistema solare.  Ma i microrganismi potrebbero sopravvivere se fossero in grado di sfuggire all?attrazione solare pi? velocemente.  E ci? potrebbe accadere, continua l?astronomo nord irlandese, se le rocce su cui viaggiano tali microrganismi avessero le dimensioni di granelli di polvere.La Terra e i suoi pianeti fratelli viaggiano attraverso una nuvola di pulviscolo chiamata polvere zodiacale.  Essa ? quanto rimane delle collisioni nella cintura degli asteroidi e del passaggio delle comete.  Napier afferma che questa polvere dovrebbe macinare qualunque cosa ci passasse attraverso.  Questo processo di sminuzzamento potrebbe polverizzare una roccia di un metro di diametro in 20.000 ? 200.000 anni  se poi una cometa dovesse spezzarsi ispessendo la polvere, cosa che capita diverse volte ogni milione di anni, il processo potrebbe impiegare molto meno, un tempo dell?ordine di cinque secoli appena.Veleggiare col SoleUn granello pi? piccolo di un decimo di millimetro dovrebbe essere in grado di trasportare vita microscopica, dice Napier e la pressione di radiazione del Sole potrebbe spingere velocemente un granello cos? piccolo fuori del sistema solare.  La stessa forza potrebbe un giorno essere il propellente dei viaggi spaziali attraverso il cosmo.Un granello del genere potrebbe percorrere un tragitto di sei anni luce in 70.000 anni, lontano abbastanza da incontrare altre stelle.  Napier dice che noi potremmo essere circondati da un enorme biodisco di organismi congelati trasportati su polvere di roccia e ciascuno di questi granelli potrebbe entrare o uscire dal sistema solare.  Il sistema solare ? bucato come un setaccio. La Terra potrebbe spargere il suo seme in maniera pi? ampia quando passiamo attraverso una gigantesca nuvola molecolare, la massa di materia in polvere da cui traggono origine le stelle.  Questo ? accaduto circa cinque volte da quando la vita ? apparsa sulla Terra.Napier ha calcolato che ogni volta circa tremila miliardi di miliardi di microrganismi passano dalla Terra nella nuvola.  Ed egli ritiene che le possibilit? che qualcuno di essi trovi il modo di raggiungere un pianeta come la Terra siano abbastanza alte.  Napier aggiunge infine che un processo del genere potrebbe spiegare anche come la Terra abbia potuto accogliere la vita una prima volta.

Napier,W.A. A mechanism for interstellar panspermia, Monthly Notices of the royal Astronomical Society, 348, 4651.  Nature Publ. Group, 2004

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