Blog di Marco Castellani

Giorno: 14 Maggio 2004

Il rettangolo rosso

Le emissioni di gas e polvere da parte di una stella danno origine a strane configurazioni…

Un'immagine presa con il telescopio spaziale Hubble rivela nuovi sorprendenti dettagli di una delle nebulose pi? insolite della nostra galassia. Catalogata come HD 44179, questa nebulosa ? chiamata pi? comunemente “Rettangolo Rosso” a causa della sua forma unica e del colore con cui viene vista dai telescopi da terra.Hubble ha rivelato tutta una serie di caratteristiche del Rettangolo Rosso che non possono essere osservate da terra, a causa della turbolenta atmosfera terrestre. I dettagli sono stati pubblicati sul numero di aprile 2004 della rivista “The Astronomical Journal“.”La struttura del Rettangolo Rosso – ha dichiarato il principale autore delle osservazioni, Hans van Winckel dell'Universit? cattolica di Leuven, in Belgio – ? sorprendentemente complessa. Alcune forme hanno addirittura l'aspetto dei pioli di una scala, anche se in realt? di stratta di proiezioni di coni di gas”. Le immagini di Hubble rivelano che la nebulosa non ? veramente rettangolare, ma presenta una struttura a forma di X che gli astronomi ritengono essere dovuta alle emissioni di gas e polvere da parte della stella nel centro. Gli efflussi a forma di cono vengono espulsi dalla stella in due direzioni opposte. Altre curiose configurazioni rendono il Rettangolo Rosso simile a una tela di ragno, una forma diversa da ogni altra nebulosa conosciuta. dal sito: www.lescienze.it

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Una fionda gravitazionale

Una stella massiva che sfreccia attraverso lo spazio alla velocità di quasi 40 chilometri al secondo sarebbe stata scagliata via dal suo luogo di origine, il centro della nebulosa di Orione. Lo sostiene un articolo di prossima pubblicazione sul numero del 20 maggio 2004 della rivista “The Astrophysical Journal Letters“. Se questa interpretazione fosse corretta, suggerirebbe che negli ammassi stellari questo tipo di violente fionde gravitazionali si verifica più spesso di quanto molti astronomi pensassero. 

  La stella è nota come oggetto di Becklin-Neugebauer (BN), dai due astronomi che l’hanno scoperta nel 1967. E’ avvolta nella nebulosa di Orione, una grande regione di formazione stellare che dista 1500 anni luce dal Sole. Nel 1995, osservazioni radio rivelarono l’elevata velocità della stella. Ora Jonathan Tan dell’osservatorio dell’Università di Princeton sostiene di aver scoperto la causa di questa incredibile velocità: la stella sarebbe stata espulsa dal cluster del Trapezio, un gruppo di giovani stelle, circa 4000 anni fa.

Seguendo il suo moto indietro nel tempo, Tan ha calcolato che BN è stata fiondata via dall’ammasso del Trapezio come risultato di un incontro ravvicinato con la stella massiva Theta-1 Orionis C. Da allora, BN avrebbe lasciato una scia attraverso lo spazio: passando vicino a una protostella, quasi 500 anni fa, avrebbe innescato un’eruzione gassosa visibile ancora oggi. Secondo Tan, inoltre, le onde d’urto prodotte dalla stella mentre fende il gas interstellare sarebbero visibili nelle immagini dell’osservatorio Chandra della NASA.

dal sito: www.lescienze.it

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