Osservazioni condotte da astronomi italiani al Very Large Telescope rivelano la presenza di una popolazione di galassie massive molto vecchie, mai individuata prima… questa scoperta potrebbe portare a rivedere in parte lo stesso scenario teorico della formazione delle galassie.

Le teorie correnti sulle modalit? di formazione delle galassie sono basate sul cosiddetto “merging gerarchico” di galassie di piccola massa in strutture di massa sempre pi? grande, cominciando dalla dimensione paragonabile a quella di un ammasso globulare per finire con strutture delle dimensioni degli ammassi di galassie (le strutture pi? grandi che si conoscano nell'universo). Secondo questo scenario “classico”, pertanto, si deduce che galassie di grande massa non dovrebbero essere esistite quando l'universo era ancora molto giovane (semplicemente perch? non avrebbero avuto il tempo di formarsi).

Ora pare che questo schema debba essere in qualche modo rivisto. Infatti, utilizzando uno strumento chiamato FORS2 montato sul Very Large Telescope (VLT), un gruppo di astronomi italiani ha identificato quattro galassie lontane, grandi varie volte pi? della nostra Galassia, o comunque grandi come le pi? grandi galassie conosciute nell'universo attuale.

Queste galassie, data la loro lontananza, devono essersi formate quando l'universo aveva solo circa due miliardi di anni, dunque circa 12 miliardi di anni fa. Tali galassie potrebbero verosimilmente essere elementi di una popolazione ben pi? numerosa di galassie massive vecchie mai rilevate prima d'ora.

La semplice esistenza di tali sistemi mostra come la costruzione di galassie ellittiche di grande massa debba essere avvenuta molto pi? velocemente, nell'universo primordiale, di quanto finora ritenuto in base alle teorie correnti.

http://www.eso.org/outreach/press-rel/pr-2004/pr-17-04.html

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