Sono ormai passati cent’anni da quando Einstein inizio’ a produrre alcuni scritti che rivoluzionarono la fisica, aprendola alla complessita’ del nuovo secolo che era appena cominciato…

Sul tema, si puo’ leggere un interessante articolo a firma di Luigi dell’Aglio apparso sulle pagine odierne di “Avvenire”, e disponibile online sul sito web del quotidiano: parla il professor Tito Fortunato Arecchi, ordinario all’Universit? di Firenze:


?L’Einstein della relativit? ? un post-newtoniano che, pur coronando in modo brillante tre secoli di fisica, si comporta da scienziato “ortodosso”, non aggiunge nulla di basilare al dibattito fra le due culture, quella scientifica e quella umanistica. L’Einstein di cui amo parlare ?, invece, il genio innovatore che con le sue intuizioni indica la via per unificare le scienze della natura e quelle dello spirito, e ci d? le premesse per interpretare i nostri processi percettivi e cognitivi?.

Il prof. Arecchi interverr? al
Meeting di Rimini domenica 22 agosto, per parlare di ?Einstein 2005. Il genio all’opera?.


http://www.db.avvenire.it/avvenire/edizione_2004_08_21/articolo_468602.html

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