Due nuovi risultati del telescopio Spitzer, resi pubblici in questi giorni, stanno conducendo gli astronomi a capire meglio come le stelle si formino da spesse nubi di gas e polvere e come le molecole in queste nubi divengano infine dei pianeti…

Le novità sono : a) la rilevazione di un corpo stranamente oscuro all’interno di quella che si pensava essere una nube vuota e b) la scoperta di blocchi di ammassi planetari ghiacciati in un sistema che somiglia al nostro sistema solare ai suoi inizi.

Le osservazioni all’infrarosso di Spitzer, iniziate un anno fa, hanno svelato centinaia di corpi celesti oscuri, freddi o talmente distanti da non poter essere visti con  telescopi di altre caratteristiche.

La prima scoperta riguarda la sorprendente rilevazione di un bagliore caldo proveniente da un corpo celeste simile ad una stella in una regione dell’Universo caratterizzata presumibilmente dalla mancanza di stelle : potrebbe trattarsi della più giovane stella non formata mai rilevata o di una stella appena nata colta in uno stadio molto primitivo del suo sviluppo oppure ancora di qualcosa di molto differente. Questo corpo celeste si trova a 600 anni-luce dalla Terra nella costellazione del Cigno.

Con la seconda scoperta invece il telescopio Spitzer ha analizzato i componenti ghiacciati dei pianeti e delle comete nella regione dove essi si sono formati, conducendo in tal modo gli scienziati alla formulazione di nuove teorie sulla formazione dei pianeti.

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Press Release
(in inglese)

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