Blog di Marco Castellani

Giorno: 18 Novembre 2004

Nuova immagine dalla Cassini

La Cassini ci lascia ancora una volta a bocca aperta…

La Cassini ci lascia ancora una volta a bocca aperta.
Una delle ultime immagine della sonda del “Signore degli anelli”, ha ripreso infatti tre piccole Lune del gigante: Janus, Atlas e Prometheus responsabili, sembra, delle bande nell'anello A


http://photojournal.jpl.nasa.gov/jpeg/PIA06522.jpg


Con l'ultima immagine ci regala una visione di  Titano, apparentemente, geologicamente attivo


http://www.nasa.gov/mission_pages/cassini/multimedia/pia06993.html


E romanticamente ci dona qualcosa di unico, il “suono” di Saturno


http://www.nasa.gov/mission_pages/cassini/multimedia/pia06410.html


Tutto ci? ? semplicemente stupefacente.

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Anche l’Europa sulla Luna

La SMART-1 ? in orbita lunare!

La SMART-1 ? in orbita lunare!Finalmente anche la nostra prima sonda ? andata a studiare la vicina Luna,SMART 1 ha raggiunto infatti il suo punto di massimo avvicinamento lo scorso 15 novembre alle ore 18:48, ma continuer? a scendere spiraleggiando fino a raggiungere la sua definitiva collocazione in un orbita polare che passer? ad appena 300km dal polo SUD e a 3000 dal Nord. Raggiunger? tale distanza il 13 Gennaio 2005. Lo scopo principale di SMART1 raggiunto con successo, almeno per la prima parte era testare il nuovo propulsore ionico e la tecnologia di navigazione autonoma basata sulla autolocalizzazione tramite la camera AMIE. Tutto ha funzionato alla perfezione.

http://www.esa.int/esaCP/SEMV7BWJD1E_Italy_0.html

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Arriva James Webb

Un altro passetto in direzione del nuovo telescopio spaziale…

Un altro passetto in direzione del nuovo telescopio spaziale sembra fatto!La Northrop-Grunmann, la grande casa areonautica, ha appena aperto il suo nuovo edificio a Cullman in Alaska. In esso verra sviluppato lo specchio, anzi il “collage” di specchi del nuovo telescopio spaziale. Saranno 18 specchi esagonali al berillio di 1,3m. La produzione sar? conclusa nel 2007. Ma anche la tecnologia dei nuovi segmenti sar? sorprendente. La nuova lavorazione permetter? infatti di ridurre il peso di oltre il 90%, rendendolo spaventosamente leggero per un telescopio di ben 6.5m di diametro. Lavorer? a 940.000 miglia dalla terra nel punto lagrangiano L2. Il lancio ? previsto per il 2011.

Qualche indirizzo sulle caratteristiche del telescopio:


http://www.st.northropgrumman.com/capabilities/Content.cfm?ContentID=56&DisplayType=Print

Qualche notizia in pi?:
http://www.spaceflightnow.com/news/n0411/15jwst/

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Le forze fondamentali in natura

Esistono quattro forze in natura. Due sono familiari a chiunque mentre le altre due lo sono di meno…

La prima è la forza di gravità che ci sospinge verso la superficie terrestre, che mantiene i pianeti nelle rispettive orbite e che è la causa della formazione di pianeti, stelle e galassie. La seconda, l’elettromagnetismo, è quella forza che causa l’attitudine della materia a generare e reagire all’elettricità ed al magnetismo. Ne facciamo ampio uso nelle applicazioni quotidiane.

Ci sono poi le due forze meno familiari. Entrambe agiscono solo all’interno dei nuclei degli atomi. La forza nucleare forte tiene legati insieme i nuclei di un atomo. La forza nucleare debole è la causa di certi tipi di decadimento radioattivo: ad esempio quello misurato dagli archeologi quando eseguono la datazione al radiocarbonio. Tutte le forze, ad eccezione della gravità, si possono spiegare usando la teoria dei quanti. Questo significa che queste forze sono veicolate da minuscole particelle. In effetti, è stato dimostrato che l’elettromagnetismo e la forza nucleare debole sono due differenti aspetti della stessa forza e molti scienziati credono che anche la forza nucleare forte possa essere riunificata con questa forza elettro-debole. Per quanto riguarda la gravità essa è magistralmente spiegata da Einstein con la sua Teoria della Relatività Generale che non è una teoria quantistica. Egli formula invece la tesi che la gravità si generi quando la materia distorce lo spazio allo stesso modo in cui un oggetto pesante deforma un foglio di gomma. Gli oggetti più piccoli allora “rotolano” in basso verso l’oggetto più grande.

Molti scienziati stanno lavorando per formulare una teoria quantistica della gravità in cui essa è trasportata da piccole particelle chiamate “gravitoni”. Un approccio teorico è conosciuto come Teoria-M: essa tratta le particelle come se fossero dei minuscoli nodi o vibrazioni di piccole “stringhe”. Questo lavoro mostra le migliori premesse per trovare in futuro una teoria che possa riunificare tutte le forze della natura in una sola. Gli esperimenti nello spazio sono decisivi per fornire agli studiosi dati di elevata qualità.

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