Blog di Marco Castellani

Giorno: 2 Dicembre 2004

E se una stella passasse vicino al nostro sole?

E’ la domanda che si sono posti due astronomi…

E’ la domanda che si sono posti due astronomi, Ben Bromley dell’Universit? dello Utah e Scott Kenyon dell’universit? di Cambridge, e a cui hanno dato risposta utilizzando il super-cervellone del centro spaziale di Pasadena.
Riassumendo le loro conclusioni, nel caso di un passaggio ravvicinato di un sistema simile al nostro con il nostro, sono state queste:

1)I giovani pianeti si sposterebbero su orbite estremamente eclittiche, il che spiegherebbe Sedna
2)Creerebbe una scia di condivisione della fascia esterna di asteroidi di Kuiper, fino ad assestarsi in un involucro esterno misto di rocce, ghiaccio e polveri catturati vecendevolmente dai sistemi
3)Permetterebbe al sole di catturare un pianetino “alieno”!

Esiste secondo simulazione l’1% di possibilit? che Sedna sia un pianetino alieno. Bromley scrive: “Ci potrebbero essere migliaia di oggetti come Sedna al margine del nostro sistema solare … e forse alcuni di loro potrebbero essere stati catturati da un altro sistema solare”
L’ipotesi per quanto affascinante per il momento esiste solo nella simulazione.

Per l’articolo completo
http://www.utah.edu/unews/releases/04/dec/starencounter.html

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Le Isole nell’universo

Nessuna definizione sembra pi? azzeccata di questa per commentare le immagini dell ESO…

Nessuna definizione sembra pi? azzeccata di questa per commentare le immagini dell ESO. Il Grande Telescopio ha ripreso recentemente infatti due splendide immagini di due galassie NGC 6118 nel Serpente detta Blinking Galaxy e NGC 7424 scoperta per la prima volta da Herschell. Le immagini sono veramente romanticamente affascinanti.

http://www.eso.org/outreach/press-rel/pr-2004/phot-33-04.html

http://www.eso.org/outreach/press-rel/pr-2004/images/phot-33c-04-preview.jpg

http://www.eso.org/outreach/press-rel/pr-2004/images/phot-33a-04-preview.jpg

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Spazio e automazione

Le frontiere dell’elettronica e della IA (Intelligenza artificiale)…

Le frontiere dell’elettronica e della IA (Intelligenza artificiale), entrano sempre pi? nei progetti delle esplorazioni spaziali.
Dopo i test per i nuovi robot esploratori, il previsto lancio del satellite completamente automatico e numerose altre idee volte all’automazione della tecnologia, ancora una proposta ci ? avanzata dall’universit? Nord Irlandese. Roy Sterritt dell’Istituto di Ricerca sulle Scienze Computeristiche dell’ universit? insieme al suo team stanno studiando le modalit? possibili di automazione dei computer. Si pensa quindi a computer che, come un corpo umano, si autogestiscano, che autogovernino le loro procedure per funzionare. La NASA interessata alle ricerche del professor Sterritt lo ha invitato al Goddard Space Center. L’utilizzo infatti di una macchina che non necessiti del costante intervento umano, permetterebbe l’abbattimento dei costi delle missioni. E’ stato calcolato dal professor Sterrit che, col complicarsi dei sistemi informatici e delle loro capacit?, circa 220.000.000 di persone al mondo lavoreranno dal 2010 per far funzionare le macchine e grantire loro di svolgere il compito assegnato. “La ricerca sull’automazione dei computer ? stata identificata dalla NASA come qualcosa che ha un grande potenziale per raggiungere gli obbiettivi di autonomia e abbattimento dei costi nelle future esplorazioni spaziali”queste le parole di Mike Hinchey, direttore del Software Engineering Laboratory della NASA.

http://www.ulster.ac.uk/news/releases/2004/1428.html

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Spunti di fisica teorica..

I fisici teorici usano la matematica per descrivere taluni aspetti della Natura. Sir Isaac Newton fu il primo fisico teorico sebbene, ai suoi tempi, la sua professione fosse chiamata filosofia naturale.

La comunit? scientifica al tempo di Newton aveva gi? usato l'algebra e la geometria per costruire meravigliosi lavori di architettura, fra cui le grandi cattedrali d'Europa, ma queste discipline descrivono solamente le cose immobili. Al fine di descrivere cose in moto od in mutamento Newton invent? il calcolo. Le pi? affascinanti cose mobili visibili dall'uomo sono sempre state il sole, la luna, i pianeti e le stelle che si possono ammirare nel buio della notte.Il nuovo calcolo introdotto da Newton, insieme alle sue leggi del moto, produssero un modello matematico per la forza di gravit? che descriveva non solo il moto dei pianeti e delle stelle, ma anche quello dei pesi oscillanti e delle traiettorie delle palle di cannone. I fisici teorici di oggi lavorano spesso ai limiti della matematica conosciuta ideando alcune volte nuove teorie, come fece Newton introducendo il calcolo. Egli fu tanto teorico che sperimentatore e spese molto tempo ad osservare il comportamento della Natura, al punto da trascurare la sua salute. Le cosiddette leggi del moto di Newton non sono regole astratte che la Natura ? in qualche modo costretta ad osservare, bens? il comportamento rilevato della Natura descritto con linguaggio matematico. Ai tempi di Newton la teoria e la sperimentazione procedevano di pari passo mentre al giorno d'oggi esse sono suddivise in due aree della fisica. Entrambe sono di gran lunga pi? complesse che nel passato. I teorici esplorano tramite la matematica aspetti della Natura che la tecnologia finora non ha permesso di svelare negli esperimenti. Molti fisici teorici viventi possono non vivere tanto da vedere come la Natura reale si raffronta con la sua descrizione matematica elaborata nei loro lavori e devono imparare a convivere con l'ambiguit? e l'incertezza nel loro compito analitico.

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