Tramite un’analisi della survey chiamata COSMOS – la più larga mai ottenuta con il Telescopio Spaziale Hubble – un team internazionale di astronomi ha messo insieme uno dei risultati più interessanti della cosmologia attuale, una mappa tridimensionale che offre un “first look” della distribuzione a larga scala della materia oscura nell’Universo…

Questo risultato, definito “storico” nella press release (vedi link in fondo) sembra confermare la teoria “standard” di formazione delle strutture cosmiche.
Per gli astronomi, la possibilità di mappare l’Universo, ordinariamente, è simile alla procedura di mappare una città, dall’alto, utilizzando solo foto notturne, che mostrano le luci delle città: di fatto, la gran parte delle strutture rimangono invisibili, perchè non emettono luce. Allo stesso modo, noi possiamo vedere pianeti, stelle e galassie nel cielo notturno, ma essi sono fatti di materia ordinaria, che rende conto solo di circa un sesto della massa totale nell’Universo. Il resto è verosimilmente in una forma di materia – la “materia oscura” – la cui natura non è ancora chiaramente determinata, ma che non emette nè riflette la luce.





Ora, un team internazionale di astronomi, coordinati da Richard Massey, del
California Institute of Technology (Caltech, USA), ha realizzato una mappa tridimensionale della distribuzione di materia oscura nell’Universo, con un dettaglio che non ha precedenti. La mappa è equivamente al vedere dall’alto una città, la sua periferia e la campagna circostante, in luce diurna, dunque rendendo percepibili per la prima volta tutti quei dettagli forniti da ambienti interessanti ma prima passati inosservati perchè non emettono luce…



http://www.spacetelescope.org/news/html/heic0701.html

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