Blog di Marco Castellani

Mese: Febbraio 2007 Page 1 of 2

Luce verde a BepiColombo, la sonda verso il pianeta Mercurio…

ESA ha appena dato “luce verde” alla missione BepiColombo, ideata per esplorare il pianeta Mercurio…

In data 26 febbraio, la missione ESA per l’esplorazione del pianeta Mercurio, chiamata BepiColombo, ha ricevuto ufficialmente l’adozione da parte dello Science Programme Committee (SPC). A questo punto inizia la fase di implementazione industriale, per preparare la sonda al lancio, che è previsto per l’agosto del 2013…

La sonda BepiColombo (in collaborazione tra ESA e Giappone) in realtà sarà formato da una coppia di satalliti, un orbiter per studi del planetari, e uno per indagini sulla magnetosfera, e raggiungerà Mercurio dopo un percorso di sei anni attraverso il Sistema Solare… Se tutto va a dovere, dunque,
ci aspetta una delle più dettagliate e complete indagini del pianeta Mercurio mai effettuate!



ESA Press Release

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Da Rosetta, guardando verso Marte…

Due giorni fa la sonda Rosetta ha raggiunto il suo punto più vicino a Marte, e i suoi strumenti di bordo hanno potuto acquisire delle immagini molto interessanti…

L’immagine sul sito dell’ESA mostra una porzione della sonda Rosetta, con Marte nello sfondo. E’ stata acquistia dalla “Rosetta Lander Imaging System” (CIVA) a bordo del lander Philae, pochi minuti prima che la sonda raggiungesse il suo punto di massimo avvicinamento al puianeta, la mattina del 25 febbraio…

La destinazione finale di Rosetta è la cometa
Churyumov-Gerasimenko,
che verrà raggiunta solo nel 2014, dopo aver viaggiato per circa 6000 milioni di chilometri, in 10 anni (il suo viaggio è iniziato nel novembre del 2004)…


ESA Press Release

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La missione Plank cresce…

Si è appena raggiunto un importante traguardo per la futura missione spaziale Plank dell’ESA, con la definizione di una serie di importanti strumenti che saranno inseriti a bordo della sonda…

Scienziati ed ingegneri dell’Università di Manchester e del Jodrell Bank Observatory, hano contribuito in alcuni dei sensori di importanza primaria, che saranno incorporati nella sonda.

Una volta completa, la sonda Plank utilizzerà un telescopio da 1.5 metri, per osservare la radiazione cosmica di fondo (CMB), la radiazione che ha riempito in maniera pressochè uniforme l’intero universo fin dalla sua origine, una sorta di “eco” del Big Bang. Planck sarà sensibile a variazioni di temperatura dell’ordine di pochi milionesimi di grado, e riuscirà a mappare l’intero cielo in ben nove lunghezza d’onda. E’ importantissimo riuscire a rilevare le piccole differenze di temperatura nella radiazione di fondo,poichè da queste si risale alle minime inomogeneità che hanno dato origine alle galassie ed agli ammassi di galassie, e lo studio accurato di queste ci potrà fornire fondamentali informazioni sulla modalità con cui le strutture cosmiche si sono formate e sviluppate…



http://www.jb.man.ac.uk/news/planck/

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In cerca di vita su Europa…

Mentre la NASA e l’ESA (Agenzia Spaziale Europea) stanno concentrando gli sforzi sulle future missioni verso Marte, in cerca anche di tracce di possibili forme di vita, un nucleo determinato di scienziati guarda con maggiore interesse a Europa, la luna ghiacciata di Giove…

“Europa sembra un posto molto interessante, soprattutto per le indicazioni di persenza di ghiaccio d’acqua… Europa è un obiettivo primario per la ricerca di vita nel sistema solare” ha detto il paleobiologo Jere H. Lipps (Università di Berkeley)


UC Berkeley News

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La supernova SN 1987A.. venti anni dopo!

Esattamente venti anni fa, gli astronomi salutarno uno dei più importanti fenomeni di esplosione di supernova mai osservato: la SN 1987A, rimase visibile per diversi mesi dopo la scoperta, il 23 febbraio del 1987…

Osservazioni della SN 1987A, che risultò della potenza di circa 100 milioni di volte il nostro Sole, fatte con il Telescopio Spaziale Hubble della NASA, insieme con altri grandi telescopi con base a terra e nello spazio, hanno significativamente cambiato il modo in cui gli astronomi guardano alle stelle massive e al loro ciclo di vita…


HubbleSite Press Release

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Mira, sui cieli della Germania…

Cos’è quella nuova stella in cielo? In realtà, benchè possa sembrare una “nuova” stella, in realtà è solamente la stella variabile Mira che è prossima alla sua fase più brillante…!

L’immagine rilasciata da APOD (Astronomical Picture of the Day) di ieri è davvero suggestiva, e mostra una veduta del cielo sopra un castello a Stuttgart (Germania), la settimana scorsa. Muovendo il mouse sull’immagine, vengono mostrate le costellazioni visibili, e viene indicata la posizione della stella gigante rossa Mira: la scorsa settimana, appariva prossima alla sua fase più brillante, avendo raggiunto magnitudine pari circa a due.

Sebbene simile in massa al nostro Sole, la fase di gigante che Mira sta attraversando la porta ad essere assai più luminosa, circa 10.000 volte quella della nostra stella…


http://antwrp.gsfc.nasa.gov/apod/ap070221.html

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Un nuovo cratere su Titano?

L’immagine radar rilasciata dalla NASA mostra una struttura semicircolare, che potrebbe essere parte di un cratere da impatto. Ben pochi crateri sono stati visti su Titano finora, il che fa ritenere che la superficie del pianetino sia giovane…

Ogni nuovo cratere che si individua su Titano, di fatto aiuta gli scienziati a mettere dei limiti più precisi sulla sua età. L’immagine in oggetto, è stata ottenuta dalla sonda Cassini il 14 gennaio di quest’anno, durante un passaggio ravvicinato della sonda. Quel che si vede è con ogni probabilità segno di un cratere da impatto, ed è largo circa 180 chilometri,


L’immagine del cratere appena scoperto dalla sonda Cassini.
La parte più chiara è topograficamente più alta della parte scura, corrispondente all’interno del cratere.
Credits: NASA/JPL

Finora, solo tre crateri da impatto sono stati identificati finora su Titano, ma diversi altri si ritiene debbano ancora essere individuati.



Cassini-Huygens Press Release

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L’epoca d’oro dell’astronomia nei raggi gamma…

Integral è l’osservatorio dell’ESA deputato all’osservazione del cielo per i raggio gamma. Ha iniziato le sue “operazioni” nel 2003, e da allora una frazione considerevole del suo tempo è stata impiegata nella costruzione di una gigantesca “survey” dell’universo in banda gamma. Ora il team è arrivato all’osservazione di più del 70% del cielo…

… con un tempo di esposizione complessivo di ben 40 milioni di secondi!

Il catalogo di sorgenti costruito con le immagini della sonda Integral costituisce ora il “terzo catalogo Integral di sorgenti a raggi gamma”. Contiene la bellezza di 421 oggetti che emettono in tale banda, la maggior parte dei quali sono stati identificati come stelle binarie nella Galassia, contenenti oggetti “esotici” quali un buco nero od una stella di neutroni, o galassie attive, in regioni di universo molto lontane da noi.

Vi è però circa un quarto delle sorgenti individuate, riguardo alla natura delle quali si hanno ancora dubbi: l’idea è che potrebbero rivelarsi sistemi stellari “nascosti” da strati di gas e polveri, oppure anche stelle variabili “cataclismiche”… tuttavia la ricerca continua, ed il contributo della sonda europea alla conoscenza del cielo in banda gamma, si fa sempre più rilevante…!


ESA Press Release

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