Blog di Marco Castellani

Giorno: 18 Maggio 2007

Buchi neri supermassivi in un processo di fusione galattica

Alcuni astronomi hanno individuato un processo di fusione galattica in atto. Ciò è avvenuto attraverso la determinazione della esatta posizione dei buchi neri di grande massa, presenti all’interno di ognuna della due galassie. Questa coppia di giganti stanno spiraleggiando uno intorno all’altro, e nel tempo di milioni di anni, alla fine si fonderanno insieme, rilasciando una gran quantità di onde gravitazionali…

Le due galassie sono note con il nome di insieme di NGC 6240, e si trovano a circa 300 milioni di anni luce dalla Terra. Sono state oggetto di recente indagine da parte del telescopio dell’osservatorio del Keck nella Hawai. Grazie al suo efficace sistema di ottiche adattive, il Keck ha potuto rilevare come queste galassie possiedano due dischi di stelle in rotazione, ognuno
dei quali ospita al suo centro un buco nero supermassivo.

Milioni di anni fa, queste erano due galassie ben distinte, che pian piano hanno cominciato ad avvicinarsi e a risentire dell’attrazione gravitazionale della compagna, iniziando così il processo destinato a portarle alla completa fusione. Tale fenomeno di evoluzione galattica è simile ai processi stessi che hanno dato origine alla nostra Via Lattea, nell’arco di miliardi di anni.

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L’oggetto NGC 6240 è in realtà una coppia di galassie. Crediti: C. Max, G. Canalizo, W. de Vries

La coppia di buchi neri supermassivi al momento sta pian piano cadendo verso il comune centro di gravità. Si ritiene che, in un arco di tempo che potrebbe andare da 10 a 100 milioni di anni, siano destinati a fondersi in un singolo enorme buco nero. La collisione dovrebbe rilasciare una notevole quantità di onde gravitazionali.

UC Santa Cruz Press Release

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Da Cassini una bella immagine di Saturno… in blu!

E’ davvero bella a vedersi, questa recente immagine di Saturno acquisita dalla sonda Cassini. E gli anelli sono di un suggestivo colore blu…!

L’immagine è appena stata inserita nel sito della sonda Cassini, e quel che si può ammirare è una vista di Saturno da un punto in alto rispetto le latitudini più settentrionali del pianeta, la quale fornisce una visione molto estesa degli anelli principali, dall’anello”C” all’anello “A”.


Saturno ha vestito i suoi anelli di blu…

Credits: NASA/JPL/SSI

Perchè gli anelli appaiono in blu? Cassini in realtà ha catturato questa immagine in tre differenti lunghezze d’onda, tutte in luce infrarossa. Successivamente, le immagini sono state composte ed elaborate al computer, in modo da ricomporle con una una scala cromatica “artificiale” che spaziasse sui colori rosso, verde e blu. Simili procedure non sono affatto incosuete, poichè forniscono una maniera molto diretta
di poter apprezzare anche le più sottili differenze sul pianeta e sui suoi anelli. Tenendo presente, però, che quel che si vedrebbe
ad occhio nudo sarebbe diverso, ovviamente…!



NASA/JPL Press Release

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