Nuove osservazioni dalla sonda Cassini della NASA hanno mostrato come l’anello più esteso di Saturno non è costituito
da una distribuzione regolare di particelle, senza discontinuità, come si potrebbe desumere dalle fotografie. Al contrario,
è in realtà composto da addensamenti di materia molto densi separati tra loro da spazio praticamente vuoto… e la massa totale
potrebbe essere anche il doppio di quanto stimato in precedenza.

Lo scenario che si va definendo, con il contributo insostituibile della sonda Cassini, è piuttosto articolato: l’anello
sembra costituito infatti da frammenti che sono continuamente in collisione tra loro, si frantumano, si riformano. E non è
tutto, perchè tali “grumi” hanno finora tenuto nascosto, si può dire, il vero valore della massa degli anelli: il valore ritenuto
valido fino ad oggi, difatti, si basava sull’assunzione che la massa fosse distribuita in maniera omogenea, ma appunto pare che questa
ipotesi debba essere abbandonata. Se si tiene in conto la presenza di questi “grumi”, il valore totale della massa per gli anelli
potrebbe essere pari al doppio od anche di più.




Questa immagine a falsi colori degli anelli principali di Saturno è stata fatta combinando dati da diverse occultazioni
stellari, utilizzando lo spettrografo ultravioletto di Cassini.

Credits: NASA/JPL/University of Colorado

Per effetturare il calcolo, gli astronomi hanno misurato la luminosità di una stella nel momento in cui si trovava a passare
dietro gli anelli. Questo ha permesso a Cassini di valutare la quantità di materia che si trova sulla linea di vista della stella,
oscurandone la luce, determinando in tal modo lo spessore degli anelli. Per la natura degli anelli, invece di sfumare gradualmente,
la luce della stella brilla in maniera irregolare quando si trova a passare dietro i frammenti di materia che formano gli anelli
stessi.



NASA/JPL/University of Colorado Press Release

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