Blog di Marco Castellani

Giorno: 4 Giugno 2007

Scoperti due “nuovi” ammassi globulari nella Via Lattea!

E’ appena stata resa nota la scoperta di altri due ammassi globulari nell’alone della nostra Galassia: prendono il nome di Koposov 1 e Koposov 2, sono localizzati a circa 40-50 chiloparsec da noi, e sono gli ammassi globulari meno luminosi che si conoscano… finora!

…Difatti, la caccia agli ammassi globulari galattici, come dicono gli stessi autori dell’articolo che riporta la scoperta in oggetto, è verosimilmente ancora aperta.

Gli ammassi Kosopov 1 e 2 sono stati trovati tramite la Sloan Digital Sky Survey e indi confermati con immagini profonde ottenute al Calar Alto Observatory. Gli ammassi sono localizzati ad una distanza di 40-50 chiloparsec (migliaia di parsec), e sembrano ospitare al loro interno popolazione stellare antica, esattamente quella che ci si attende come componente dominante (od esclusiva) degli ammassi globulari della nostra Galassia.

La luminosità complessiva sembra non superare la magnitudine -1, il che li pone – insieme a Palomar 1, AM4 e Whiting 1 – nella categoria dei meno luminosi tra tutti gli ammassi (dobbiamo dire…) finora conosciuti della Via Lattea. La loro ampiezza è di circa 3 parsec. L’analisi delle caratteristiche dinamiche dei due ammassi mostra come abbiano un “tempo di evaporazione” molto basso, il che implica che si modifichino sostanzialmente in tempi tipici molto più brevi dell’età stimata per la Galassia.


Le immagini di Kosopov 1 e 2 dalla Digital Sky Survey

Credits: S. Kosopov e collaboratori

La loro scoperta, insieme con l’analisi delle loro caratteristiche, è un evento eccitante, poichè mostra come lo spazio dei parametri strutturali degli ammassi globulari galattici è ben lungi dall’essere stato pienamente esplorato! Inoltre essi forniscono deciso supporto, attraverso l’analisi dei loro tipici tempi di vita, significativamente più brevi dell’età della Galassia, alla teoria secondo la quale un tempo la popolazione di ammassi globulari nella Via Lattea – ora di circa 160 elementi – fosse numericamente ben più ampia.

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Sitzer trova una coppia di buchi neri compatti nella Galassia

Il telescopio spaziale Spitzer è riuscito a calcolare accuratamente la distanza di un oggetto piuttosto
distante, ottenendo una conferma del fatto che è in realtà parte della Via Lattea. La cosa ancor più
interessante, è la scoperta che probabilmente è formato da una coppia di buchi neri, che orbitano
l’uno intorno all’altro: una cosa davvero rara, da trovare…

La distanza che c’e’ tra il telescopio Spitzer e la Terra allo stato attuale è davvero notevole: Spiter
è lontano ben settanta milioni di chilometri dal nostro pianeta (!), e continua ad allontanarsi al ritmo
assai considerevole di 15 milioni di chilometri ogni anno. E’ senza dubbio il telescopio spaziale più
lontano dalla Terra che abbiamo mai avuto. Questo permette anche di utilizzare la posizione di Spitzer
come un “punto di vista” diverso rispetto a Terra, con il quale osservare gli oggetti più lontani da una
diversa prospettiva. Combinando i risultati delle osservazioni di Spitzer con quelle effettuate da Terra,
si può effettuare una sorta di “triangolazione” con la quale determinare la distanza di determinate
classi di oggetti (naturalmente, più l’oggetto è lontano più la procedura è difficile e richiede una
distanza grande tra i due punti di osservazione).




Una immagine “artistica” del telescopio spaziale Spitzer

Credits: NASA/JPL/R. Hurt

Grazie a tale tecnica, combinando dati da Terra e dal telescopio spaziale, si è riusciti a determinare
come un oggetto che agisce – grazie alla sua massa – come “lente gravitazionale” in realtà appartiene
a pieno titolo alla nostra Galassia, e potrebbe essere costituito da una coppia di buchi neri compatti, in
orbita l’uno intorno all’altro. La scoperta – se confermata (esistono ancora ipotesi alternative sulla natura dei due oggetti) – risulta di indubbio interesse, poichè la configurazione di due buchi neri vicini ruotanti è ritenuta decisamente rara e peculiare!



Spitzer Press Release

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Celestia – A spasso per l’universo

Una breve ma interessante recensione del programma Celestia…

“Per puro caso, guardando una puntata di NCIS, scopro Celestia: un simulatore spaziale 3D in tempo reale multipiattaforma che permette all’utente di viaggiare tra stelle e pianeti verificandone la reale posizione rispetto al periodo temporale indicato. Dire che il programma è spettacolare è dire poco …”


Di Celestia abbiamo parlato già in un paio di occasioni, e si conferma dunque un programma decisamente interessante (e – cosa molto importante – gratuito e disponibile per diverse piattaforme), tanto da aver fatto anche la sua apparizione nella famosa serie televisiva…

Il post completo si può lettere sul blog

http://theslack.wordpress.com/

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