Cosa succede quando due oggetti compatti come i buchi neri, ognuno con massa milioni di volte pari a quella del Sole, si avvicinano e collidono? Buona domanda…

Sappiamo bene come le galassie crescano anche tramite processi di fusione: due galassie si incontrano e si assimilano, le popolazioni stellari si mischiano, e si ottiene una galassia più grande. Ma gli astronomi si sono sempre chiesti, cosa accade a due oggetti come i buchi neri supermassivi, che spesso si trovano al centro delle galassie, quando entrano in collisione?

Un team internazionale di fisici ha sviluppato una simulazione al computer ideata appositamente per risponede a questa domanda, e un recente articolo su “Science Express” ha appena pubblicato i risultati del loro lavoro.

Quel che viene fuori dalle simulazioni, è che l’esito dipende fortemente dalla quantità di gas caldo che si trova intorno ad ogni buco nero. Quando cominciano ad interagire tra loro, il gas infatti esercita una forza di frizione sui buchi neri, rallentando il loro movimento rotatorio. Una volta che la distanza tra i buchi neri è diventata paragonabile all’ampiezza del nostro Sistema Solare, i buchi neri cominciano ad emettere onde gravitazionali, che portano via una grossa quantità di energia dal sistema. A seconda del bilancio energetico, essi possono continuare ad avvicinarsi tra loro, per fondersi infine in un unico buco nero di massa enorme.

Queste sono buone notizie anche per gli esperimenti di onde gravitazionali: difatti l’energia delle onde gravitazionali è tale che è ragionevole sperare di poter rilevare un evento simile dagli esperimenti a Terra…



Stanford Press Release

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