Il Telescopio Nazionale Galileo (TNG) è un telescopio di 3,58 metri di diametro posto sull’isola di La Palma), è certamente il più importante strumento della comunità astronomica italiana… .

Si apre con qualche cenno al Telescopio Nazionale Galileo la sezione di GruppoLocale.it dedicata a “Persone e Cose dell’astronomia italiana”, che prende il via proprio nel giorno dedicato alla Festa della Repubblica. L’idea è di valorizzare il contributo italiano alla ricerca astronomica ed astrofisica recente (ma non solo), mostrando anche come questo si integra nel contesto più ampio della comunità astronomica europea ed internazionale.

Per questo non si poteva che cominciare dal TNG, che – come si può leggere da Wikipedia – “è situato sulla sommità del Roque de Los Muchachos ed è parte dell’Osservatorio del Roque de Los Muchachos (ORM), organismo che coordina le attività dei vari telescopi presenti sul sito.”. Il progetto del telescopio è modellato su quello del telescopio ESO chiamato New Tecnology Telescope (NTT).



Il telescopio nazionale Galileo (TNG)

Il telescopio ha visto la prima luce nel 1998, ed è nato poichè la comunità scientifica italiana da diverso tempo (addirittura dagli anni ’60) sentiva come importante poter disporre di un telescopio “nazionale” tecnologicamente avanzato: il sogno si è potuto avverare solo negli anni ’80, iniziando con lo studio di fattibilità affidato all’Osservatorio Astronomico di Padova dal Consiglio per le Ricerche Astronomiche (CRA).

La scienza che si fa al TNG spazia su un ampio ventaglio di argomenti, dai pianeti del Sistema Solare a tematiche a carattere decisamente cosmologico e di studio di oggetti lontani. Una idea della scienza del TNG si può avere consultando gli aggiornamenti sul sito del TNG. La produzione scientifica derivata da lavori al Telescopio Galileo è ampia: il lettore interessato può consultare al proposito l’articolo
TNG publications 1989-2005
di Walter Boschin.

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