Il telescopio spaziale Spitzer è riuscito a calcolare accuratamente la distanza di un oggetto piuttosto
distante, ottenendo una conferma del fatto che è in realtà parte della Via Lattea. La cosa ancor più
interessante, è la scoperta che probabilmente è formato da una coppia di buchi neri, che orbitano
l’uno intorno all’altro: una cosa davvero rara, da trovare…

La distanza che c’e’ tra il telescopio Spitzer e la Terra allo stato attuale è davvero notevole: Spiter
è lontano ben settanta milioni di chilometri dal nostro pianeta (!), e continua ad allontanarsi al ritmo
assai considerevole di 15 milioni di chilometri ogni anno. E’ senza dubbio il telescopio spaziale più
lontano dalla Terra che abbiamo mai avuto. Questo permette anche di utilizzare la posizione di Spitzer
come un “punto di vista” diverso rispetto a Terra, con il quale osservare gli oggetti più lontani da una
diversa prospettiva. Combinando i risultati delle osservazioni di Spitzer con quelle effettuate da Terra,
si può effettuare una sorta di “triangolazione” con la quale determinare la distanza di determinate
classi di oggetti (naturalmente, più l’oggetto è lontano più la procedura è difficile e richiede una
distanza grande tra i due punti di osservazione).




Una immagine “artistica” del telescopio spaziale Spitzer

Credits: NASA/JPL/R. Hurt

Grazie a tale tecnica, combinando dati da Terra e dal telescopio spaziale, si è riusciti a determinare
come un oggetto che agisce – grazie alla sua massa – come “lente gravitazionale” in realtà appartiene
a pieno titolo alla nostra Galassia, e potrebbe essere costituito da una coppia di buchi neri compatti, in
orbita l’uno intorno all’altro. La scoperta – se confermata (esistono ancora ipotesi alternative sulla natura dei due oggetti) – risulta di indubbio interesse, poichè la configurazione di due buchi neri vicini ruotanti è ritenuta decisamente rara e peculiare!



Spitzer Press Release

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