Blog di Marco Castellani

Giorno: 3 Agosto 2007

Passetto passetto…

“Sarebbe più utile per noi e per la nostra salute, se ci mettessimo al lavoro più lentamente, riflettendo più a lungo, ma anche con più costanza e perseveranza. Mille miglia cominciano con un piccolo passo…” (“La forza dei piccoli passi”, George Popp)
Direi che me lo devo mettere bene in testa… difatti tendo sempre a preoccuparmi un pò troppo se devo cominciare un certo lavoro, mi figuro invariabilmente difficoltà insormontabili, mi sento sempre un pò “non all’altezza” (salvo poi rassicurarmi a lavoro terminato, solitamente). Ieri d’altra parte – con una certa soddisfazione – ho finalmente inviato il resoconto che dovevo terminare, e che pure mi aveva un pò messo in agitazione. Non è venuto male, tutto sommato!
Oggi comincio a preparare il lavoro per il congresso di Cefalù. Per il poster ho scelto – per la prima volta – un argomento “tutto mio”, un lavoro che ho portato avanti in prima persona, il Database degli Ammassi Globulari: se da una parte sono contento di poter presentare un lavoro mio mio, dall’altra mi devo convincere che lo posso fare bene. Ma sono fatto così, mi conosco… non sono un tipo d’assalto, ma devo rassicurarmi progressivamente sul fatto che le cose si possono fare, possono prendere forma, lentamente, come uno vuole. Con pazienza.
Essì: basta procedere piano piano… 😉

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Quel cielo chiaro sopra il Paranal…

Nella notte del 21 luglio, l’astronomo Yuri Baletsky dell’ESO ha preso delle fotografie del cielo sopra il Paranal, la
montagna alta 2600 metri nel deserto cileno di Atacama, sede del Very Large Telescope. Queste stupende immagini
testimoniano in maniera efficacie della qualità straordinaria del cielo della zona, rivelando non solo la Via Lattea in tutto il
suo splendore, ma anche Giove, ed una piccola stella “artificiale”…

Se vi siete mai chiesti come mai i grandi telescopi siano posti invariabilmente in cima alle montagne più alte, dove il cielo
è più terso, forse vi basta guardare la fotografia qui sotto. L’astronomo Yuri Baletsky che l’ha realizzata sottolinea con enfasi
come l’immagine non derivi da una composizione di diverse fotografie, ma è stata semplicemente realizzata con la camera che seguiva il moto
delle stelle (cosa che si può facilmente notare osservando che la sagoma del telescopio appare un pò sfocata, rivelando appunto i movimenti della camera).

Ma la cosa più sorprendente di certo è l’ampia banda di stelle che indica la Via Lattea. Coprendo un arco di ben più di 100 gradi nella prima delle immagini, mostra assai bene la polvere e le stelle che fanno parte della nostra Galassia, una galassia a spirale
comprendente circa 100 miliardi di stelle.




Il cielo sopra il Paranal: il pianeta, la galassia ed il laser…

Credits: ESO

Nella parte centrale dell’immagine, si possono agevolmente scorgere due oggetti molto luminosi. Il più brillante è il
pianeta
Giove
, l’altro è la stella brillante chiamata
Antares. Un’altra stella brillante, Alpha Centauri, una delle più vicine al nostro
Sole, è pure visibile, nella parte di sinistra dell’immagine.

..




“Sparando” un fascio laser verso il centro galattico…

Credits: ESO

Tre delle quattro cupole che coprono le unità del Very Large Telescope da 8,2 metri sono visibili nell’immagine. Il fascio luminoso
che viene fuori da Yepun, l’unità numero quattro del VLT, è il fascio laser usato per creare una “stella artificiale” al di
sopra del Paranal, nella linea di vista corrispondente al centro della nostra Galassia. La stella artificiale permette, attraverso
una procedure di monitoraggio, di valutare in tempo reale le correzioni da apportare per bilanciare gli effetti della turbolenza
atmosferica durante le osservazioni scientifiche del telescopio.



ESO Press Release

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