Blog di Marco Castellani

Giorno: 10 Agosto 2007

Aria di pioggia…


Sliver of Clouds
Inserito originariamente da Schlawi

Argh! Giornata di pioggia, tutt’altro che estiva… E proprio adesso che sto per andare in montagna per qualche giorno. Speriamo che il tempo si rimetta, almeno un poco. Sennò va a finire che dobbiamo pure accendere il camino (che si fa, polenta, salsiccie…. a farregosto??)

Certo mi devo portare appresso il computer con il lavoro da terminare per il congresso a fine mese (da contendere alla mia primogenita, che intende usarlo per portare avanti i suo racconti). Però almeno lo schema (e anche qualcosa di più) di questo contributo per il workshop è ormai già pronto, eppoi son certo che un cambio d’aria farà comunque bene.

Ai miei affezionati lettori, un sincero augurio di un buon Ferragosto, che siate in vacanza oppure no… ma dopotutto, a pensarci bene, non fa niente, si può star bene (eppur anche voler e volersi bene) lo stesso, non è così?

PS magari provo a postare con il telefonino… se non mi impiccio come l’altra volta 😉

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I resti di supernova G347.3-0.5 and RCW 86

Il sito di Chandra rilascia due belle immagini di resti di supernova, frutto di una
collaborazione tra Chandrae e XMM-Newton…

Ecco due interessanti immagini di resti di supernova, realizzate combinando dati del
telescopio in banda X Chandra (NASA) e di XMM-Newton (ESA). Per ognuna delle due immagini,
XMM-Newton ha catturato la vista con il campo più largo, mentre Chandra si è concentrato
sulle regioni di maggiore interesse per i ricercatori.

L’oggetto arancione nella parte destra è RCW 86, corrispondente ad una delle più antiche
supernovae mai scoperte. Gli storici infatti ritengono che l’esplosione della stella
coincida con le osservazioni condotte da astronomi cinesi e romani nell’anno 185. La visione
combinata di Chandra e XMM-Newton permette di scorgere gli anelli di resti di supernova in espansione, originati dalla detonazione stessa dell’oggetto stellare.




Le immagini dei due resti di supernova

Credits: Chandra: NASA/CXC/SAO/P.Slane et al.; XMM-Newton: ESA/RIKEN/J.Hiraga et al.; Chandra: NASA/CXC/Univ. of Utrecht/J.Vink et al.; XMM-Newton: ESA/Univ. of Utrecht/J.Vink et al.

L’altro oggetto prende il nome di G347.3-0.5, ed è stato anch’esso osservato da astronomi cinesi,
nell’anno 393. A quanto pare, l’esplosione della stella è risultata così brillante, che sembra
sia risultata visibile nel cielo addirittura per mesi, rivaleggiando in luminosità con il
pianeta Giove. La sorgente puntiforme nella parte più bassa è probabilmente la stella
di neutroni, originatasi dall’implosione delle parti più interne della supernova.



Chandra Press Release


Universe Today

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