Alcuni scienziati hanno ipotizzato che all’origine della grande luminosità
di alcune supernovae vi sia la produzione di antimateria nel nucleo della
stella dalla quale si originano…

Sicuramente le esplosioni a supernova sono tra gli eventi più “spettacolari” nell’Universo. Nel 2006, la supernova SN 2006gy
meravigliò gli scienziati con uno “spettacolo di luci” dieci volte più luminoso della media per questi eventi,
mettendo in crisi il modello tradizionale dell’esatta sequenza di eventi che porta una stella nelle ultime
fasi evolutive, verso l’esplosione a supernova. Gli astronomi ora sospettano che eventi ripetuti di produzione di antimateria
al centro della stella siano causa dell’anomala luminosità di alcuni di questi oggetti.




Una supernova brillante nella galassia NGC2403

Credits: NASA, ESA, A.V. Filippenko (University of California, Berkeley),
P. Challis (Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics), et al.

Sappiamo che il tipo di supernova che si può creare dipende dalla massa della stella da cui si origina: in stelle circa
cento volte più massive del Sole, si può creare una supernova “pulsazionale”, in cui l’emissione di un’alta luminosità
accade più di una volta (con una sorta di esplosione multipla). La causa di questo potrebbe essere riscontrabile nella
produzione di particelle di antimateria nel nucleo della stella, dove successivamente – grazie alla ricombinazione –
può avvenire il rilascio di grandi quantità di energia. L’ipotesi viene dettagliata in un
articolo scientifico a firma
di S.E.Woosley ed altri
,
apparso recentemente in rete in forma di preprint.



La notizia su Universe Today

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