Utilizzando il rivelatore di neutrini chiamato “IceCube” (come pure altri rivelatori di neutrini ancora in progettazione) e il flusso di neutrini proveniente dal Sole,
potrebbe essere possibile investigare in dettaglio l’interno della terra, effettuando una sorta di “radiografia” passiva della sua
struttura…

Un team di fisici e geologi, di ogni parte del mondo, si è riunito nella proposta della costruzione di IceCube, un
rivelatore di neutrini da collocare al Polo Sud, con il quale dovrebbe essere possibile ottenere una rappresentazione
molto accurata del nucleo terrestre. rivelando il flusso di neutrini, che emerge dalla superficie terrestre dopo
avere attraversato integralmente il nostro pianeta (i neutrini – data la loro natura – hanno scarsissima interazione
con la materia e attraversano un pianeta con grande facilità, come fanno quelli provenienti dal Sole: la
probabilità che essi interagiscano con neutroni o protoni che costituiscono la materia ordinaria è infatti davvero
minima).
Il progetto è presentato in un articolo recente che prende il titolo (traducendo in italiano l’originale inglese)
“Mappando la struttura interna della Terra con
Neutrini Atmosferici”
. .

La cosa interessante è che IceCube, come dice il nome, è proprio un… cubo di ghiaccio! Precisamente, un enorme
cubo di ghiaccio da mettere appunto al Polo Sud, che grazie alla sua massa, ha la possibilità di interagire con
un numero non trascurabile di queste elusive particelle: non è solo ghiaccio, naturalmente, poichè nel suo interno
saranno opportunamente disposte file di rivelatori…



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