Ad un tratto
misteriosi fuochi vedesti
per il cammino
a volte affollato
di ombre vane

(… oppur fuoco non era
ma astro brillante
che illumina la strada
verso un’umile capanna)

con quel magico potere
che chiamava il cuore nel profondo
di riscaldar le membra
di sciogliere il ghiaccio

e come per semplice
puro desìo
di un ordine bello –
ricomponevi il bagaglio
ripulivi le vesti
e ricamminavi in via,

quasi accompagnato
da una dolce
– nuova –
regalità

quasi con te
ora portassi
doni.

(composta nella vigilia dell’Epifania 2008)

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