Per quanto le navette spaziali siano al momento piuttosto occupate, nella costruzione della Stazione Spaziale Internazionale,
c’e’ un altro lavoro importante da completare: la manutenzione del Telescopio Spaziale Hubble della NASA…

Proprio oggi la NASA, nel corso del “Winter meeting” dell’American Astronomical Society, ha reso noti
i dettagli della missione destinata ad aggiornare e “risistemare” Hubble. Se tutto va secondo i piani, la navetta Atlantis
farà visita ad Hubble intorno ad agosto di quest’anno, portando con sè un equipaggio di sette astronauti e le parti
di ricambio necessarie a riportare il telescopio spaziale al meglio delle sue possibilità osservative.

Durante un periodo di undici giorni, gli astronati effettueranno un totale di cinque uscite nello spazio. Durante queste uscite,
gli astronauti istalleranno due nuovi strumenti scientifici, aggiorneranno gli strumenti già esistenti e sostituiranno i giroscopi
andati in avaria, le batterie e gli scudi termici. Atlantis dovrebbe anche correggere l’orbita del telescopio, ora in leggero declino.

Uno degli obiettivi più critici sarà la riparazione della
Advanced Camera for Surveys (ACS) del telescopio, alla quale dobbiamo
già tante interessanti osservazioni: è la camera che opera nelle bande del visibile, che produce molte di quelle belle immagini per
le quali Hubble è giustamente diventato famoso. Lo strumento ha avuto infatti un problema nell’alimentazione in gennaio dello scorso
anno.




Il team di astronauti che dovrà sistemare il telescopio Hubble

Credits: NASA

La cosa davvero eccitante per la ricerca astronomica dei prossimi anni, è che con tutto questo insieme di aggiornamenti e migliorie,
la vita scientifica di Hubble dovrebbe essere prolungata fino al 2013. Dal team di Hubble dicono che, quando gli astronauti
lasceranno il telescopio spaziale dopo l’intervento sulla strumentazione,
questo sarà al culmine delle sue capacità, decisamente migliore di quanto sia mai stato. Addirittura si prevede che
divenga 90 volte più sensibile di quanto è al momento…

Una delle sfide più ambiziose, e difficili, della missione, sarà comunque quella di riparare alcuni componenti che non erano
affatto stati ideati per la riparazione in orbita: gli astronauti dovranno avere le competenze per aprire alcune parti e rimpiazzare i circuiti
interni degli strumenti stessi…!



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