Blog di Marco Castellani

Giorno: 10 Gennaio 2008

Esclusa la possibilità di impatto di 2007 WD5 con Marte

Utilizando i dati di diversi osservatori, ricercatori della NASA hanno potuto praticamente escludere l’eventualità che l’asteroide 2007 WD5 possa impattare su Marte, durante il passaggio ravvicinato al “pianeta rosso” a fine gennaio…

L’asteroide passerà vicino a Marte, ma secondo le ultime stime, le possibilità che lo colpisca sono circa una su diecimila, praticamente trascurabili. Le stime più affidabili, al momento, riportano che l’asteroide passerà verosimilmente a circa 26.000 chilometri dal centro del pianeta, e in ogni caso non meno di 4.000 chilometri dalla superficie…



NASA NEO Program

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Una seconda fase di formazione planetaria…

Centinaia di milioni – o anche miliardi – di anni dopo la conclusione del “normale” periodo di
formazione di pianeti attorno a due stelle per molti versi “inusuali”, sembra che una seconda fase di formazione
si sia verificando…

Secondo gli scienziati dell’Università della California, potremmo essere di fronte ad una nuova
classe di oggetti stellari, una classe capace appunto di presentare le condizioni
idonee alla formazione di una seconda generazione di pianeti, dopo molto molto tempo dalla conclusione della prima.

Le stelle in oggetto, in effetti sembrano possedere caratteristiche davvero particolari, per la
loro età, e sono note come BP Piscium (nella costellazione dei Pesci) e TYCHO 4144 329 2
(nella costellazione dell’Orsa Maggiore). Tali stelle presentano diverse caratteristiche di stelle molto
giovani, inclusi i fenomeni di rapido accrescimento di gas, presenza di dischi estesi di gas e
polveri, una forte emissione infrarossa, ed altro ancora, pur avendo raggiunto una età “veneranda”.
(I pianetesimi, come comete ed asteroidi,
insieme ai pianeti veri e propri, si formano dalle particelle di gas e polvere che orbitano intorno
alle stelle giovani; i pianetesimi sono piccoli frammenti di roccia o ghiaccio, che poi si uniscono
a formare corpi più estesi).




La stella BP Piscium

Credits: UCLA newsroom

Data la peculiarità di queste stelle, gli astronomi le stanno sottoponendo ad attente osservazioni
con una varietà di telescopi, con base a terra e nello spazio, per cercare di comprenderne meglio
le caratteristiche. Parallelamente, sono anche iniziate ricerche per individuare altre stelle
dello stesso tipo.



UCLA Press Release

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Scoperto un “previsto” pianeta extrasolare…

Alcuni astronomi, tra cui ricercatori dell’Università dell’Arizona, hanno appena avuto modo di verificare
l’esattezza della loro predizione riguardo l’esistenza di un pianeta ancora sconosciuto, il primo da
quando fu scoperto Nettuno intorno al 1840. Il pianeta, comunque, è al di fuori del Sistema Solare, e
ruota intorno ad una stella a circa 200 anni luce dalla Terra…

Rory Barnes e collaboratori predissero l’esistenza di un pianeta sconosciuto dai loro studi teorici
riguardanti l’orbita di due pianeti già noti facenti parte del sistema della stella HD 74156.
La predizione è stata possibile sulla base di precedenti studi del
team di ricercatori, riguardanti l’orbita
di diversi sistemi planetari: in particolare, trovarono che le orbite dei pianeti tendono ad essere “compattate”
quanto più posibbile, nella misura in cui però le rispettive orbite non vengano destabilizzate dalla
mutua attrazione gravitazionale. Da queste osservazioni gli scienziati dedussero che la struttura
“impacchettata” è una caratteristica universale dei processi di formazione planetaria.

in effetti, i due pianeti orbitanti
intorno alla stella HD 74156, chiamati “B” e “C” presentavano uno spazio
che sembrava “vuoto”, tra le rispettive orbite: dunque sulla base degli studi precedenti, i ricercatori predisero
l’esistenza di un pianeta tra le orbite di “B” e “C”, e ne ipotizzarono anche l’orbita che avrebbe
dovuto avere. Il pianeta “ipotetico” è stato puntualmente scoperto, e prende il nome di
“HD 74156 d”…



University of Arizona Press Release

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