Gli astronomi stanno impiegando il Telescopio Spaziale Hubble per “mettere il naso” in una delle strutture più estese dell’Universo,
come parte dello sforzo per comprendere meglio la turbolenta vita delle galassie…

La cosa interessante è che Hubble in effetti sta fornendo delle evidenze (anche se indirette) della presenza di materia oscura non
ancora rilevata, presente in rilevante misura nello spazio “vuoto” tra le galassie di un enorme superammasso, contenente centinaia
di oggetti galattici (la materia oscura è una forma di materia che, per quanto invisibile alle osservazioni dirette dei comuni telescopi,
si ritiene sia responsabile della maggior parte della massa nell’Universo). La camera ACS di Hubble è riuscita a mappare la distribuzione di questa elusiva materia nel superammasso Abell 901/902, così come la dettagliata struttura delle galassie di cui l’ammasso è composto.

 

L’immagine mette in evidenza la distribuzione di materia oscura nel superammasso
Abell 901/902, composto da centinaia di galassie.

Credits: Hubble Images: NASA, ESA, C. Heymans (University of British Columbia, Vancouver), M. Gray (University of Nottingham, U.K.), M. Barden (Innsbruck), and the STAGES collaboration. Ground-based Image: C. Wolf (Oxford University, U.K.), K. Meisenheimer (Max-Planck Institute for Astronomy, Heidelberg), and the COMBO-17 collaboration

Nella foto, la materia oscura è rappresentata dagli aloni di colore magenta: si può agevolmente comprendere come in realtà le galassie stesse siano “immerse” in questi estesi aloni di materia oscura! L’immagine è stata realizzata componendo delle osservazioni in luce visibile, effettuate da terra con il telescopo ESO da 2.2m, con una mappa della materia oscura derivata da osservazioni di Hubble.



HubbleSite Press Release

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