Blog di Marco Castellani

Giorno: 18 Gennaio 2008

Inaugurata nuova stazione polare statunitense

Gli Stati Uniti hanno appena inaugurato una nuova stazione scientifica al Polo Sud, la terza dal 1957, che dovrebbe essere destinata a base di supporto per sofisticati esperimenti a larga scala…

Gli esperimenti destinati alla nuova “Amundsen-Scott South Pole Station” fanno capo ad una larga serie di discipline, che vanno dall’astrofisica alla chimica ambientale fino alla sismologia. Nel discorso dell’inaugurazione, svoltasi il 12 gennaio, il direttore della National Science Fundation, Arden Bement, tra l’altro ha detto “Il nostro obiettivo è quello di inaugurare una struttura che ci aiuti a spingere in avanti i confini di quello che è ancora ignoto — una sfida che continua anno per anno in questo luogo da più di 50 anni. E di onorare coloro che ci hanno aiutato a trasformare questo continente misterioso e difficile in un luogo universalmente riconosciuto di meraviglia, trasformazione e conoscenza”


http://eu.spaceref.com/news/viewpr.html?pid=24530

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Messenger rivela i segreti geologici di Mercurio

La sonda MESSENGER ha da pochi giorni passato il punto di massima vicinanza con Mercurio: appena dopo il flyby, la Narrow Angle Camera (NAC) della sonda ha acquisito una interessante immagine, come parte di un mosaico che copre la maggior parte della porzione illuminata di emisfero che non era stata vista dal Mariner 10…

Immagini come quella appena rilasciata, possono essere viste come sequenze di eventi geologici, e forniscono interessanti informazioni relative alla tempistica dei processi che hanno avuto luogo sulla superficie di Mercurio, nel passato…



Credits: NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Carnegie Institution of Washington



Messenger Website

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La regolazione del traffico… nello spazio esterno!

Nell’ottobre dello scorso anno cadeva il ciinquantesimo anniversario dello Sputnik, la prima navetta
ad essere stata posta in orbita. Il percorso da allora è stato lungo e articolato. Pensiamo solo a tutta
la roba che gironzola nel cielo al momento: satelliti GPS, televisivi, militari, la Stazione Spaziale Internazionale,
il Telescopio Hubble, insieme ovviamente con un bel quantitativo di detriti delle varie sonde “dismesse”.
Insomma, il problema di regolare il traffico nello
spazio (e non solo nelle nostre città) sta diventando piuttosto pressante…!

Attualmente, la regolazione del traffico nello spazio si basa su una serie di trattati ed accordi presi
tra le varie nazioni ed organizzazioni interessate, a partire dall’ “Outer Space Treaty” creato 40 anni fa. Ma ora
con compagnie private quali la “Virgin Galactic, che vanno a contribuire al traffico spaziale, oltrechè con
paesi come Giappone, India e Cina, che mettono in orbita un numero significativo di
satelliti e sonde scientifiche, la necessiatà di un set
definito di regole chiare è diventata prioritaria.

In pratica la regolamentazione del traffico è importante in quattro aree principali: tenere traccia del traffico attuale,
disporre di un sistema di notifiche tra le nazioni o tra le compagnie che progettano di effettuare lanci e missioni
nello spazio, definire delle regole da seguire ed infine trovare un sistema efficiente per far sì che vengano rispettate.

Dell’argomento se ne occupa un articolo appena uscito della rivista Acta Astronautica, dal titolo

“Space traffic management: The new comprehensive approach for regulating the use of outer space”
, segnalato
da
un post di Universe Today

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