La notte tra l’11 e il 12 marzo XO-2b, un pianeta extrasolare distante da noi circa 500 anni luce, è transitato davanti alla stella intorno alla quale orbita, creando una sorta di debolissima “mini eclissi” osservabile dalla Terra. Di certo non visibile ad occhio nudo, ma solo con telescopi sufficientemente potenti e dotati di strumentazione capace di registrare variazioni nella luminosità della stella di solo qualche centesimo di magnitudine…

…Un obiettivo che è stato raggiunto dal telescopio Cooke dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Collurania a Teramo. Nonostante gli oltre 120 anni dalla sua entrata in servizio, il rifrattore da 40 cm, equipaggiato con una camera digitale professionale connessa ad un sistema di acquisizione ed elaborazione immagini, ha seguito il fenomeno astronomico durante tutto il suo svolgimento, permettendo di realizzare in tempo reale il grafico della “curva di luce” della stella XO-2. In esso è visibile la diminuzione dell’intensità della luce osservata, dovuta al passaggio del pianeta XO-2b che si è temporaneamente frapposto lungo la linea di vista tra la stella e la Terra…

Dalla Press Release INAF

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