In una estesa ricerca nell’Universo locale, gli astronomi sono riusciti a ritrovare evidenza di circa metà della materia in forma
barionica finora “mancante”, dispersa nello spazio tra le galassie…

Nel numero del 20 maggio della nota rivista “The Astrophysical Journal”, alcuni astronomi presentano il risultato di una estesa analisi
condotta con il telescopio spaziale Hubble e con il Far Ultraviolet Spectroscopic Explorer (FUSE) della NASA, consistente in una serie
di osservazioni condotte lungo la linea di vista di 28 lontani quasar.


L’immagine mostra il metodo seguito da Hubble per andare alla ricerca della materia barionica mancante: viene osservata la radiazione
luminosa proveniente da quasar distanti molti miliardi di anni luce. L’analisi spettrale di tale radiazione mostra il tipo e la quantità
di materia barionica che assorbe la luce ad alcune specifiche frequenze (mostrate negli spettri colorati sulla destra).

Credits: NASA, ESA, and A. Feild (STScI)

L’analisi rappresenta una delle indagini più dettagliate finora disponibili effettuate allo scopo di comprendere quale sia la natura
del mezzo intergalattico a circa quattro miliardi di anni luce dalla Terra. Gli astronomi sostengono di aver finalmente trovato circa
la metà della materia “mancante” di natura barionica (ovvero quella ordinaria di cui sono composte le stelle, i pianeti e il mondo di
cui facciamo esperienza ordinaria); la materia sarebbe dispersa proprio negli sconfinati spazi tra galassia e galassia.

La comprensione dettagliata della natura e della conformazione spaziale della materia barionica è di grande aiuto per tracciare la struttura a larga scala del mezzo intergalattico, ovvero di quella struttura che viene chiamata la “ragnatela cosmica”.


HubbleSite Press Release

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