Le prime osservazioni compiute dalla sonda Phoenix – appena arrivata su Marte – mostrano un ambiente che risulta
piuttosto familiare agli scienziati, ed in particolare a quelli che studiano gli ambienti polari del nostro stesso
pianeta…

… In particolare, si può notare una peculiare conformazione a “poligoni” in cui si struttura il permafrost
allorchè con periodicità stagionale alterna fasi di ghiaccio a fasi liquide.
Questa configurazione è stata “catturata”
sul suolo marziano anche da precedenti missioni, tanto che è tra le più decise evidenze del fatto che le regioni
polari di Marte ospitino grandi quantità di ghiaccio d’acqua.




Permafrost sulla Terra e su Marte: non così diversi, in questo caso..!

Credits: NASA

La coppia di immagini mostra bene le similarità tra la superficie di Marte dove è atterrata la sonda Phoenix (in alto) e il
permafrost in una regione polare presso le isole Svalbard (Norvegia).
La configurazione poligonale si forma nel permafrost allorchè il terreno passa dallo stato ghiacciato a quello
liquido e viceversa (per quanto la foto “terrestre” mostri una grande quantità di acqua in superficie, il processo presumibilmente
si verifica al di sotto della superficie stessa, in una regione con molta meno acqua).



NASA Earth Observatory Press Release

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