Dopo alcuni tentativi non andati a buon fine, il lander Phoenix che sta lavorando di buona lena
sulla superficie di Marte, è riuscito a estrarre un campione di suolo marziano e condurlo all’interno
della sonda nella camera dello strumento TEGA (Thermal and Evolved Gas Analyzer) appena mercoledì scorso, per sottoporlo ad una accurata analisi. “Abbiamo
acqua”, ha detto William Boynton dell’Università dell’Arizona, lo scienziato coordinatore dello strumento TEGA.

“Avevamo avuto evidenze
del ghiaccio d’acqua prima d’oggi, in osservazioni condotte dalla Mars Odissey e poi da Phoenix, ma questa è la prima volta che acqua di Marte
è stata toccata e ‘assaggiata’ “, ha aggiunto lo scienziato.

Una panoramica dell’ambiente intorno alla sonda, con il logo della missione Phoenix sovrapposto.

Credits: Phoenix website

Alla luce di tali emozionanti risultati e del fatto che la sonda si trova in ottime condizioni, la NASA ha anche annunciato che con ulteriori
finanziamenti verrà estesa la durata della missione fino alla fine di settembre (il periodo originariamente stabilito di operatività della sonda, ovvero di tre mesi, si sarebbe concluso intorno alla fine di agosto). L’estensione della missione aggiunge ben cinque settimane agli originari novanta giorni previsti, dandoci ulteriori possibilità per (si spera) altre eccitanti scoperte…



Phoenix Press Release


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