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Inserito originariamente da mcastellani

Guarda tu, se gli uccellini a Cambridge devon essere così mattinieri!

Potevo dormicchiare un altro pò, ma di buon mattino un “simpatico” volatile – strategicamente appostato nei pressi della mia finestra – ha cominciato con buona insistenza a fare “Marco svegliati! Marco svegliati!” e così avanti…

Che fare? Per non contrariarlo troppo, alla fine mi sono alzato. Nonostante la doccia facesse le bizze (tipo, appena mi avvicinavo si spegneva il flusso dell’acqua e quanto mi allontantavo si riapriva), la colazione è stata tale da ricompensare le piccole contrarietà: uova, pane tostato, kellogs, latte e caffè, burro salato..

La camminata fino all’istituto è stata lunghetta ma salutare. Non è affatto sgradevole il posto; sono davvero godibili gli scenari con le piccole casette, i parchi verdi ricoperti da uno strato di sottile ghiaccio (il tutto così irresistibilmente “inglese”), l’aria pungente ma non troppo, nel complesso, la sensazione di stare in un posto raccolto ma al medesimo tempo niente affatto angusto.

La giornata è passata lavorando con Francesca e Giorgia, che si sono messe gentilmente a nostra disposizione. Le cose apprese sono state diverse, e importanti per il nostro lavoro. Ancor più abbiamo capito come effettivamente sia necessario spostarci, muoverci, andare a chiedere e ad apprendere là dove vi sono le persone competenti. No no, non si puà far tutto dalla propria scrivania, malgrado le tecnologie più raffinate a volte inducano a pensare il contrario: il contatto con realtà e persone è ancora una cosa insostituibile.

La giornata si è conclusa in maniera ottima, con una godibilissima cena al ristorante indiano, ove io e Luigi siamo entrati quasi per caso, mentre giravamo in cerca di un posto per mangiare.

Contrariamente ai nostri timori, con poco più di trenta sterline abbiamo onorevolmente mangiato in due, ed anche in maniera soddisfacente. Era davvero tantissimo che non mangiavo al ristorante indiano; i sapori mi hanno sorpreso, ma in senso gradevole. L’appetito è venuto mangiando una specie di antipasto fatto da sottili sfoglie di qualcosa tipo pane, condibile a piacere con salsette varie. A questo è seguito un piatto di carne arrostita, e una doverosa insalata.

Rientrati alla magione, si buttan giù queste due piccole note. Oggi è Sant’Agnese, perccato solo non poter fare gli auguri di persona alla piccolina a casa. Comunque, tra poco a nanna, domani si continua su Java!

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