Blog di Marco Castellani

Mese: Maggio 2009 Page 1 of 3

Data di lancio spostata per Gaia

Il satellite Gaia (Global Astrometric Interferometer for Astrophysics), una missione astrometrica di grande importanza (ne parlammo tra i primissimi articoli di GruppoLocale), sviluppata dall’ESA (Agenzia Spaziale Europea), dovrà aspettare qualche mese in più, rispetto alla data del lancio originariamente programmata per la fine del 2011.

Una immagine di fantasia del satellita Gaia in funzione
Crediti immagine: ESA/Medialab

 Il team infatti ha appena reso noto ai ricercatori coinvolti nel progetto che, dopo aver investigato diversi scenari compatibili con la massa del satellite, le richieste di sicurezza e la potenza disponibile, la data di lancio dovrà essere spostata in avanti, verosimilmente nella primavera del 2012.

Aspetteremo un pò di più, ma visti gli obiettivi di Gaia, probabilmente ne varrà la pena…

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In viaggio verso la collinetta Von Braun…

Dal sito della NASA ci arriva questa immagine davvero bella (notate come è ben definita) acquisita dalla camera di navigazione a bordo del Rover Spirit, a mostrare la collinetta verso sud-est rispetto alla locazione attuale di Spirit, che ha raggiunto dopo 1817 giorni marziani dal suo arrivo sul pianeta rosso (8 aprile 2009).

La collinetta all’orizzonte (nella parte superiore sinistra della foto) è chiamata in maniera informale Von Braun ed è una delle locazioni che il team che controlla il rover Spirit ha individuato come possibile sito per investigazioni accurate, nei prossimi mesi.

Dalla posizione in cui si trova Spirit quando l’immagine è stata acquisita, Von Braun dista circa 160 metri. Dopotutto, è sempre un bel tratto da percorrere, per le velocità del rover: ma anche qui, meglio lenti ma sani…  😉

NASA Image of the Day Gallery

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Oh Vienna…

Tu che ora forse dormi, sotto un cielo diverso, guadagnato attraverso stazioni aereoporti fermate coincidenze e combinazioni di orari. Sei arrivata a Vienna oggi. Il telefono restituiva poco fa una voce dolce ma straniera, che non ci mette in comunicazione appoggiandosi forse a misteriose ma alquanto fredde incongruenze tecniche.

Non m’importa, il nostro linguaggio ci è ben noto e attraversa le distanze. Più che altro riposa un comune approdo, che ci permette di scherzare con gli schizzi della superficie, con le nostre angolature episodiche.

Tu lo sai, lo so io. Ora dormi. Su questo riposiamo. Ora dormi davvero; c’è una storia che continua. Non me la merito, ma c’è.

Oh Vienna. Stamattina andando al lavoro mi veniva in mente la vecchia canzone degli UltraVox.

A presto rivederti, mia sposa.

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I Rover alla scoperta della variabilità ambientale di Marte

Uno dei due rover della NASA, “di base” su Marte, ha registrato una notevole mole di cambiamenti ambientali che si sono succeduti lungo l’arco di milardi di anno in un cratere del pianeta. Ora l’analisi dei dati mostra diverse interessanti evidenze di variabilità ambientale.

E’ stata la sonda Opportunity, che nel corso del tempo ha pazientemente esplorato i bordi e la parte interna del cratere Victoria sul “pianeta rosso”, da settembre del 2006 fino ad agosto dello scorso anno. I risultati di tale lungo lavoro rinforzano ed espandono quello che i ricercatori hanno già imparato dall’esplorazione – sempre da parte di Opportunity – di due crateri più piccolini, effettuata subito dopo l’arrivo su Marte del rover, nel marzo del 2004.

Il cratere Victoria visto dal rover Opportunity
Crediti: NASA/JPL-Caltech

In particolare, il rover ha raccolto dati che evidenziano gli effetti del vento e dell’acqua. Tali dati mostrano come l’acqua sia ripetutamente arrivata e poi ritirata, miliardi di anni fa. I venti sembrano essere durati molto più a lungo, modellando una serie di dune, tra i periodi nei quali si registra la presenza di acqua. Tali attività ancora concorrono a definire la forma del cratere al giorno d’oggi.

NASA/JPL Press Release

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Bentornata a casa, Atlantis…

La navetta Shuttle Atlantis con a bordo lo staff della missione STS-125 mentre atterra in California (24 maggio, Edwards Air Force Base) dopo aver completato con successo la missione di servizio per il Telescopio Spaziale Hubble. Più di otto milioni di chilometri percorsi e cinque “camminate spaziali” per rimettere in piena forma (e anzi migliorare sensibilimente) il famoso telescopio orbitante. Tantissima scienza importante è stata fatta finora con i dati di Hubble, e tanta ci aspettiamo se ne possa fare ancora per i prossimi anni. Forza Hubble, aspettiamo i dati dai nuovi strumenti  ! 😉

Crediti: NASA/Carla Thomas

 

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Atlantis, il viaggio verso casa..

La NASA ha rilasciato una bella immagine della navetta Atlantis (lo Shuttle che ha appena compiuto le operazioni di ripristino del Telescopio Spaziale Hubble) contornata dal nero degli spazi cosmici, sul quale si staglia luminosa la linea del bordo dell’atmosfera del nostro pianeta. L’immagine è stata ripresa dall’equipaggio nel decimo giorno della missione.

La navetta Atlantis, in viaggio verso casa…
Crediti: NASA

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Ragionando di Hubble..

Diamo ancora spazio al Telescopio Spaziale Hubble, decisamente sotto i riflettori della comunità astronomica in questo periodo, a motivo della recente missione che con pieno successo ha rimesso “in attività” (e anzi migliorato) l’ormai longevo telescopio in orbita attorno alla Terra.

Astronauti al lavoro sul telescopio spaziale Hubble
Crediti: NASA/Hubble

E’ appena stato istituito un nuovo blog, Speacking of Hubble (“Parlando di Hubble”) che è una sezione del sito assai interessante HubbleSite, una miniera di materiale per gli interessati al telescopio spaziale. Gli autori sono Frank Summers (che ha anche un account su Twitter) e Mario Livio. Dalla presentazione del blog: “Parlando di Hubble, è un blog fatto dagli astronomi che vi porta la scienza del Telescopio Spaziale Hubble, gli scienziati e  i ricercatori che hanno trascorso la loro vita immersi nel mondo dell’astronomia, come pure di quelli appena all’inizio….”

Unico potenziale ostacolo alla fruzione, per chi sia al di fuori del mondo anglosassone, è il fatto che sia – inevitabilmente – in lignua inglese. Ma ormai anche il traduttore automatico di Google ha imparato a lavorare abbastanza bene, nel caso.. 😉

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Riparando Hubble (la Terra sullo sfondo)

Sono moltissime le immagini già disponibili sul web, relative alla recente missione dello Shuttle per riparare e riportare Hubble ad una rinnovata efficienza. Questa piuttosto suggestiva proviene dal sito Astronomy Picture of the Day: si può notare la Terra sullo sfondo, con la linea di demarcazione tra giorno e la notte… (Crediti: STS-125 Crew, NASA)

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