Blog di Marco Castellani

Giorno: 5 Giugno 2009

NEBULA: l’approccio NASA al Cloud Computing

Come saggiamente recita Wikipedia, “con il termine cloud computing si intende un insieme di tecnologie informatiche che permettono l’utilizzo di risorse (storage, CPU) distribuite”.

Tra le istituzioni interessate a tale paradigma tecnologico, senz’altro molto attuale,  vi compare pure l’agenzia spaziale statunitense. Infatti InformationWeek riporta una notizia concernente il progetto open source “NEBULA” della NASA. Sul sito dedicato per ora non vi è moltissimo materiale, ma tutto fa pensare che si stiano ponendo le basi ad una infrastruttura informatica di interesse potenzialmente elevato, man mano che vengono realizzati progetti che ad essa si possano utilmente appoggiare. E poi – cosa che non guasta, soprattutto per un ente scientifico, e dunque preposto alla diffusione della conoscenza – è un progetto dichiaratamente a “sorgente aperta”… !

 NASA NEBULA | About NEBULA

NEBULA is a Cloud Computing environment developed at NASA Ames Research Center, integrating a set of open-source components into a seamless, self-service platform. It provides high-capacity computing, storage and network connectivity, and uses a virtualized, scalable approach to achieve cost and energy efficiencies.

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Abbondanza.. di papere!

Il papà rientrato a casa, si informa…

– Allora Agnese, sei stata bene oggi con la nonna? Ti sei divertita al laghetto?

– Sì sì! Era bello! Abbiamo preso il gelato… e poi c’erano papere in abbondanza! Si nascondevano all’ombra perchè faceva caldo…

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Cieli di Manhattan..




manhattanskies2008

Inserito originariamente da IYA2009Italy

Solo una delle immagini che si possono ammirare dall’account ufficiale su Flickr “FOTO IYA 2009” dedicato all’Anno Internazionale dell’Astronomia.

Consigliata una visita, per … rifarsi gli occhi! Chi fosse già su flickr, potrà inoltre aggiungere l’account tra quelli seguiti, per avere automaticamente notifica degli aggiornamenti dell’account stesso.

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VLT studia l’affollatissimo ammasso Arches

Utilizzando il Very Large Telescope dell’ESO, gli astronomi hanno ottenuto alcune immagini tra le più definite dell’Ammasso Arches,  un agglomerato di giovani stelle straordinariamente denso, localizzato intorno al buco nero di grande massa al centro della Via Lattea. La cosa che colpisce i ricercatori è che – nonostante le condizioni particolarissime dell’ammasso – sembrano ritrovarsi le stesse proporzioni di stelle di massa piccola e grande che si riscontrano in zone assai “più tranquille” della Via Lattea…

Il grande Ammasso Arches è davvero peculiare: si trova a circa 25.000 anni luce da noi, in direzione della costellazione del Sagittario, e contiene circa un migliaio di stelle giovani e di grande massa. L’età tipica di tali stelle è di circa 2,5 milioni di anni, che per un oggetto stellare (stelle di massa piccola possono vivere tranquillamente diversi miliardi di anni) è davvero poco. E’ dunque un laboratorio ideale per studiare come nascono ed evolvono le stelle di grande massa in un ambiente “estremo” come quello densissimo al centro della nostra Via Lattea, dove devono fare i conti con fattori perturbativi causati dalla presenza di un gran numero di stelle vicine e  per il buco nero di grande massa che si trova poco lontano…

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