
L’immagine del Victoria Crater ottenuta dalla camera HiRISE del Mars Reconaissance Orbiter
Crediti: NASA/JPL-Caltech/University of Arizona
NASA/JPL Press Release
L’immagine del Victoria Crater ottenuta dalla camera HiRISE del Mars Reconaissance Orbiter
Crediti: NASA/JPL-Caltech/University of Arizona
Gli astronomi hanno riscontrato evidenze di come due corpi rocciosi – uno grande come la nostra luna e l’altro grande almeno quanto Mercurio – si siano “scontrati” tra loro, in un momento che risalirebbe alle ultime migliaia di anni (cioè non troppo lontano nel tempo, per gli standard astronomici). A quanto pare l’impatto avrebbe distrutto completamente il corpo più piccolo, vaporizzando nell’impatto grandi quantità di roccia, e proiettando nello spazio imponenti fasci di lava calda.
Una rappresentazione artistica dell’impatto tra i due corpi celesti
Crediti: NASA/JPL Caltech
Il telescopio spaziale Spitzer è infatti riuscito a rilevare nello spazio i segni delle rocce vaporizzate, insieme con pezzi di lava ormai ghiacciata. I ricercatori evidenziano di come il processo possa essere analogo a quello che creò, quattro miliardi di anni fa, la nostra stessa Luna, risultato appunto di una collisione della Terra con un corpo delle dimensioni approssimative di Marte.
La stella osservata da Spitzer, che ospita il sistema di pianeti coinvolto dal gigantesco “impatto”, prende il nome di HD 172555, è vecchia circa 12 milioni di anni (cioè alquanto giovane, secondo le scale astronomiche) e si trova a circa 100 anni luce di distanza nella costellazione del Pavone.
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