Blog di Marco Castellani

NGC 2623, o della fusione delle galassie…

Una recente immagine del Telescopio Spaziale Hubble ci regala una vista di quella che potrebbe sembrare una galassia singola brillante, magari dalle fattezze piuttosto bizzarre: in realtà  quel che si vede è il risultato dell’interazione di due distinte galassie a spirale, non troppo diverse dalla nostra Via Lattea, che hanno sperimentato un gigantesco fenomeno di “collisione”. Il prodotto di questa spettacolare interazione viene denominato NGC 2623 (o anche Arp 243) e si trova a circa 250 milioni di anni luce nella costellazione del  Cancro.

La bizzarra configurazione di NGC 2623 è in realtà un segnale di un evento di fusione di galassie in atto…
Crediti: NASA, ESA and A. Evans (Stony Brook University, New York & National Radio Astronomy Observatory, Charlottesville, USA)

Come ci si potrebbe ben attendere, il processo di fusione tra due galassie è tutt’altro che  tranquillo (anhe se avviene su tempi molto lunghi) ed ha un effetto dirompente su entrambe le parti in gioco. Gli studi condotti finora hanno potuto mostrare come – quando le galassie iniziano ad avvicinarsi l’una all’altra, per effetto della forza gravitazionale – enormi quantità di gas vengono strappate via da ogni galassia verso il centro dell’altra, fino a che il processo ha termine con la fusione vera e propria, a formare un’unica nuova entità.

L’oggetto nell’immagine, NGC 2623, è già in una fase avanzata del processo di fusione, poichè le parti centrali delle galassie originarie risultano già unite a formare il nuovo nucleo dell’enorme nuova galassia risultante. Quello che in maniera più evidente segnala agli astronomi il processo di fusione in atto, sono le due code luminose, sorta di brillanti filamenti formati da stelle giovani: difatti, durante simili collisioni, lo scambio e la compressione di tali grandi quantità di gas si traduce in una decisa incentivazione della formazione stellare in alcune zone, che appunto facilmente si evidenziano per la loro intensa luminosità.

SpaceTelescope Press Release

 

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2 Comments

  1. mcastel

    Già; ma forse a questa distanza.. tutto sommato, più splendido che
    inquietante. Comunque le galassie continuano a stupirci 🙂

    Marco Castellani
    INAF – Rome Astronomical Observatory
    http://cli.gs/marcocastellani

  2. Name

    Un fenomeno allo stesso tempo splendido ed inquietante.

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