Una stima di Grace sulla perdita di massa in Antartide. Lo studio conferma la precedente stima di perdita di massa nella zona ovest e rivela, inoltre, una perdita di massa nella zona est che si manifesta in primo luogo nelle regioni costiere (rappresentate in colore blu). Credit: University of Texas presso il Center for Space Research di Austin.
di Sabrina Masiero, Dipartimento di Astronomia dell’Università degli Studi di Padova, INAF – Osservatorio Astronomico di Padova
Da dati di misura gravitazionale della NASA e della missione Gravity Recovery and Climate Experiment (Grace) del German Aerospace Center, un gruppo di scienziati dell’Università del Texas, ad Austin, hanno osservato che il lastrone di ghiaccio, che costituisce circa il 90% dell’acqua allo stato solido e fino ad oggi considerato stabile, sta iniziando a perdere del ghiaccio.
Il gruppo di ricercatori ha usato i dati di Grace per fare una stima della massa di ghiaccio della zona antartica dal 2002 al 2009. I risultati, pubblicati il 22 novembre scorso sulla rivista «Nature Geoscience», hanno mostrato che la lastra di ghiaccio della zona antartica est sta perdendo massa, per lo più nelle regioni costiere, ad un tasso stimato intorno ai 57 miliardi di tonnellate cubiche all’anno.
La perdita di ghiaccio probabilmente deve essere iniziata già intorno al 2006. Lo studio conferma pure i risultati ottenuti in precedenza che mostravano una perdita di massa nella parte ovest della zona Antartica di circa 132 miliardi di tonnellate cubiche di ghiaccio all’anno.
“Se davvero questa zona est dell’Antartide sta perdendo massa, come in effetti i nostri dati indicano – ha affermato Jianli Chen dell’University of Texas Center for Space Research – lo stato dell’Antartide si starebbe modificando. Poiché si tratta del più grande lastrone di ghiaccio sulla Terra, la perdita di ghiaccio potrebbe avere un vasto impatto sull’innalzamento del livello globale delle acque nel prossimo futuro”.
Grace è stato lanciato nel 2002. In realtà, si tratta di una coppia di satelliti progettati dal Jet Propulsion Laboratory della Nasa di Pasadena, California. La missione Grace è sotto la totale responsabilità dell’University of Texas Center for Space Research di Austin.
Per ulteriori informazioni sulla missione Grace della Nasa, visitate il sito: http://www.csr.utexas.edu/grace/ oppure: http://grace.jpl.nasa.gov .
Sabrina Masiero
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Caro Marco,
ho pensato la stessa cosa: il pianeta Terra fa parte del Sistema Solare, non possiamo soltanto guardare oltre, verso pianeti spogli di vita, lontani e comunque affascinanti e molto interessanti.
Non possiamo dimenticarci di guardare da vicino, a sole poche migliaia di chilometri da qui… Anche la Terra ha tante di quelle sorprese ed è così' vulnerabile e preziosa allo stesso tempo che mi sembrava doveroso dedicarle un sabato sera…
🙂 Almeno sono stata in buona compagnia, anche se scrivere alcune frasi mi ha fatto riflettere moltissimo e l'emozione non è stata tanto piacevole. Spero che in questo più di qualcuno, oltre a me e a te, possa riflettere su alcuni aspetti che ci toccano molto da vicino.
Un abbraccio e grazie per il sostegno!
Buona domenica a te e a tutti i nostri lettori!
Sabrina
Interessante questo pezzo, Sabrina (e speriamo però che l'Antartide si conservi in buone condizioni per molto tempo…). Non avevamo ancora guardato al nostro stesso pianeta, ma direi che ogni tanto ci sta bene ed è assai interessante: dopotutto siam parte del Sistema Solare anche noi qui sulla Terra, no?
Grazie per l'articolo, alla prossima e… buona domenica ! 😉
Marco