Little Falling Spring Mill
Inserito originariamente da Uncle Phooey

Proprio stamattina mi è venuta in mente una “vecchia” poesia, pensando al fatto che è il primo giorno di primavera. Una poesia scritta qualche anno fa (dovrebbe essere dell’aprile dell’anno 1997, nientedimeno!), semplice e lineare se volete, ma che insieme a pochissime altre – non so veramente dire nemmeno perché – mantiene nel mio cuore un posto del tutto speciale, e penso che continuerà a farlo.

Ve la (ri)propongo qui sotto. Il titolo è proprio “Primavera”.. l’intento è di augurare di cuore un buon inizio primavera. E’ il tempo di lasciar filtrare un pò di speranza nel cuore, sciogliere un pò di ghiaccio. La primavera non è la certezza, ancora. Ma è la dolce possibilità, l’eventualità buona che si intravede all’orizzonte… è questo il suo fascino, per me.
Come scrive una mia cara amica proprio questa mattina(e non potrei dire meglio, personalmente!) “Che tutte le gemme dei vostri desideri possano diventare bellissimi e profumatissimi fiori!”

Primavera nelle cose
nuovamente deste,
aperte verso l’abisso sorridente
del nuovo mattino,
ebbro di rugiada.


Anche nei campi esplosi di fiori
di colori orgogliosi
sfavillanti nel caldo sole.


Nei nuovi fiori, anche primavera,
nei nuovi fiori sui volti delle donne,
nei loro nuovi colori.
Nelle promesse credute o solo sperate
nei loro volti,
nella loro (richiesta) tenerezza.


Anche nell’attesa,
che e’ speranza,
del bene per se’.


(Roma, Aprile 2007)

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