di Sabrina Masiero, Dipartimento di Astronomia dell’Università degli Studi di Padova, Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF)-Osservatorio Astronomico di Padova
Una immagine che vuole dare l’idea del transito del nuovo esopianeta scoperto, Corot-9b, davanti alla sua stella. Fonte ESO.
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Dalla combinazione di immagini prese dal satellite CoRoT e dallo strumento ESO HARPS, gli astronomi hanno scoperto il primo esopianeta “normale” che si può studiare in grande dettaglio. Chiamato Corot-9b, il pianeta passa periodicamente davanti alla sua stella, molto simile al nostro Sole, che si trova ad una distanza di circa 1500 anni luce di distanza da noi nella Costellazione del Serpente.
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“Si tratta di un esopianeta temperato e normale, simile alla dozzina di altri esopianeti scoperti, ma è il primo le cui proprietà si possono studiare in dettaglio“, afferma Claire Moutou, membro del gruppo internazionale di 60 astronomi che hanno compiuto la scoperta. “E’ destinato a diventare una sorta di stele di Rosetta nella ricerca di esopianeti”.
Hans Deeg, primo autore dell’articolo pubblicato questa settimana su “Nature” dal titolo “A transiting Giant Planet with a Temperature between 250 K and 430 K” ha aggiunto: “Corot-9b è il primo esopianeta che si avvicina moltissimo ai pianeti del nostro Sistema Solare. Ha le dimensioni di Giove e un’orbita simile a quella di Mercurio“. “Come i nostri pianeti giganti, Giove e Saturno, il pianeta è per la maggior parte composto di idrogeno ed elio” conclude Tristan Guillot, un altro membro del team di ricercatori.
Dalle osservazioni compiute da Terra, Corot-9b passa periodicamente davanti alla sua stella ogni 95 giorni. Questo “transito” dura in media 8 ore e permette di approfondire la conoscenza del pianeta stesso. “Le nostre analisi su Corot-9b hanno fornito più informazioni di qualsiasi altro esopianeta studiato in precedenza. Questo apre un nuovo campo di ricerca per comprendere le atmosfere e le basse-moderate temperature dei pianeti, in particolare apre una nuova finestra nella conoscenza della chimica a basse temperature” afferma il co-autore Didier Queloz.
Più di 400 esopianeti sono già stati scoperti di cui ben 70 grazie al metodo del transito del pianeta davanti alla stella. Corot-9b è speciale nel senso che la sua distanza dalla stella è circa dieci volte maggiore di qualsiasi altro pianeta precedentemente scoperto con questo metodo. E, diversamente da questi esopianeti, Corot-9b ha un clima temperato. La temperatura della sua superficie gassosa si stima possa essere compresa tra i 160 °C e -20 °C, con variazioni minime tra il giorno e la notte. Il valore esatto dipende dalla possibile presenza di uno strato di nubi molto riflettenti.
Fonte ESO Press Release: http://www.eso.org/public/news/eso1011/
Sabrina
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mcastel
No problem 😉
E.. beh diciamo che sì, l'astronomia è un po' di famiglia….
Giuseppe Andrea Gentile
Scusami, avevo dimenticato di leggere l'altro articolo. Mea culpa! Quindi tu l'atronomia ce l'hai nel sangue…
mcastel
Giusto Andrea…! In realtà mi riferivo all'articolo che ho poi pubblicato stamattina sul “Premio Castellani” (sì sì un mio parente… “molto stretto”, purtroppo scomparso nel 2006…)
Giuseppe Andrea Gentile
Ottimo articolo… peccato il pianeta sia un gigante gassoso e disti 1500 AL da noi, altrimenti avrei già fatto le valigie!
@Mcastel: così non si fa! Non puoi lanciar la pietra e nascondere la mano…. dicci almeno di che si tratta! 😉
mcastel
Grazie Sabrina, come sempre competente e puntuale. Questo degli esopianeti è un tema centrale della ricerca astronomica attuale, è bene rappresentarlo adeguatamente!
In mattinata posto un articolo che prendo dal sito INAF, un articolo a cui sono affezionato in modo molto particolare (poi sicuramente capirete…)
Buona giornata!
Marco