Un team internazionale di astronomi ha appena stabilito un nuovo record mondiale nella “copertura” in lunghezza d’onda, nell’osservazione delle peculiari sorgenti radio chiamate pulsar. Per tale impresa è stato utilizzato il nuovissimo telescopio europeo LOFAR, in combinazione con due dei più grandi radio telescopi nel mondo, il telescopio Effelsberg in Germania e il Lovell, nel Regno Unito.

Questa unica combinazione di così potenti radiotelescopi ha permesso di osservare simultaneamente l’emissione in banda radio da sei differenti pulsar, in un intervallo di lunghezze d’onda che va da 3,5 cm a 7 metri – una differenza di un fattore 200 (!).

La combinazione di dati da diversi radiotelescopi ci farà capire come brillano le pulsar (Crediti: ASTRON website)

Queste differenti lunghezze d’onda sono l’equivalente delle differenti lunghezze d’onda  percepite dall’occhio umano nel caso della luce visibile, e ci restituiscono una “vista” senza precedenti di come brillano le radio pulsar.

Con ogni singolo telescopio, una pulsar può essere osservata solo in un intervallo di lunghezze d’onda piuttosto ristretto, ad ogni dato tempo. Ma combinando tutti questi strumenti, gli astronomi sono riusciti per la prima volta ad osservare questo set di sei pulsar, ognuna simultaneamente in un intervallo di quasi otto “ottave”.

Obiettivo primario dello studio è capire come “pulsa una pulsar”. Ma c’è di più, molto di più da imparare, perché i dati forniranno preziose informazioni anche sul gas interstellare che si trova tra noi e le pulsar.

ASTRON Press Release

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