Blog di Marco Castellani

Giorno: 10 Maggio 2010

Record per l’ammasso di galassie più distante!

L’universo contiene una grande moltitudine di galassie. Queste non sono distribuite in modo uniforme, ma sembrano arrangiarsi secondo strutture filamentose. Tali filamenti permeano l’universo stesso, a formare una sorta di gigantesca ragnatela cosmica. Gli ammassi di galassie – il posto dove tante galassie si trovano a “vivere” insieme – vengono allora  a costituire dei “bulbi” lungo questi filamenti.

Sorge subito allora la domanda, ma quanto sono lontani da noi questi ammassi, enormi strutture (possono contenere fino a circa un migliaio di galassie, ognuna delle quali ospita milioni o anche miliardi di stelle)?

Il più lontano ammasso di galassie (Crediti: IPMU website)

Ebbene, finora l’ammasso di galassie più lontano si trovava a circa 9,2 miliardi di anni luce. Ora però un team di astronomi del Giappone e della Germania ha scoperto un ammasso di galassie ancora più lontano, utilizzando radiazione in banda invisibile all’occhio umano.

L’universo – come sappiamo – è anche una gigantesca macchina del tempo; infatti, tanto più lontano si guarda, tanto più si “va indietro” a vedere come erano gli oggetti nel momento in cui la luce è partita da loro. C’è da dire che l’espansione dell’universo stesso “stira” la luce verso l’infrarosso (il ben noto fenomeno del redshift, o “spostamento verso il rosso”), il che rende anche invisibili per l’occhio umano le galassie più lontane (e più veloci, per la legge di Hubble). Tanto più utile risulta allora, per l’indagine di oggetti lontani, uno strumento potente come l’occhio infrarosso del telescopio Subaru, chiamato MOIRCS.

Usando tale strumento, un gruppo di ricercatori ha trovato un candidato ad ammasso più lontano mai visto, nella costellazione della Balena (Cetus). Per misurare la distanza dalle galassie più grandi di questo “nuovo” gruppo è stato appunto usato MOIRCS. Il team è riuscito a misurarne la distanza, confermando come un gruppo di galassie si è “radunato” ad una distanza di ben 9,6 miliardi di anni luce dalla Terra.

Questo nuovo risultato sposta in avanti di circa 400 milioni di anni luce l’ammasso più lontano mai conosciuto; è un laboratorio ideale – per la sua notevolissima distanza – per studiare l’evoluzione delle galassie. Non solo, ma insieme ad altri ammassi di galassie lontani, si può rivelare una “sonda” di importanza strategica nel comprendere le prime fasi di sviluppo dell’universo. Insomma, ce n’è da essere emozionati, per gli scienzati del team (ma non solo per loro!)

Il gruppo di ricercatori – evidentemente spronato da questo ottimo risultato – è già ripartito in caccia di ammassi ancora più lontani… chi ruberà il titolo all’ammasso in Cetus?

IPMU Press Release

Loading

Cose di incontri…

Pittrice. Ha fatto varie mostre. Moglie del fratello della suocera. Ti viene a cercare durante la cena che segue una Cresima dove siete entrambi stati invitati, ti dice che ha letto il tuo libretto di poesie e ne è rimasta molto colpita.. 

E quali sono i poeti che preferisci? Ungaretti? Ma sai che ho messo il tuo libro proprio vicino ai suoi... (no no è troppo, speriamo che ad Ungaretti non dispiaccia, che perdoni l’accostamento “arditissimo”…)

Poi, ti parla del tuo stile in modo che tu non ti saresti aspettato, ti cita parti delle tue poesie. Capisci che le ha lette con molta attenzione. Quella su tuo padre, quell’altra… ti parla del modo in cui tu vedi la tua donna, e della delicatezza e del pudore con cui raffiguri le altre… poi parla del Papa, di Cristo, della sua posizione di fronte al cattolicesimo (diversa dalla tua, ma non banale nè aprioristica); si discute delle ideologie e dei loro limiti… 

Ti parla di alcune mostre che ha fatto, di come siano state costruite intorno ad un concetto (come quello del vento) esplorato da diversi punti di vista (letteratura, religione, arte, linguaggio). Ascolti per capire, spinto – diresti –  dalla stessa urgenza interiore di Teresa, la tua interlocutrice.




Una persone di età e condizione certamente diverse, eppure si crea un ponte, su questi argomenti, un dialogo dell’anima che non si cura dei “dettagli”… e capisci pure quanta parte di te passa attraverso le tue piccole poesie… e capisci pure (finalmente) che fatto così banale di averle messe in un libretto ha creato delle occasioni di incontri, inaspettati… 


… e ti dice di continuare, e capisci che non lo dice per cortesia.. 





Cose piccole, cose di incontri…

(rielaborazione di un post su Buzz)

Loading

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén