Blog di Marco Castellani

Giorno: 29 Maggio 2010

A rischio l’Istituto Nazionale di Astrofisica

Ripubblichiamo volentieri dal sito INAF la notizia della lettera al Presidente della Repubblica, che fa seguito alla decisione della recente finanziaria di sciogliere l’Istituto Nazionale di Astrofisica accorpandone le risorse umane e materiali al CNR.

La notizia è arrivata improvvisa senza alcuna concertazione con i diretti interessati, incluso lo stesso direttore dell’ente, Tommaso Maccacaro. Non infondate a nostro avviso le preoccupazioni per la sorte della ricerca scientifica ed astronomica nel nostro paese, nonché per il destino lavorativo delle molte persone impiegate a tempo determinato, espresse da più parti in questi giorni (MC).

Il Consiglio Scientifico dell’INAF si è rivolto con una lettera al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Nella lettera, recapitata questa mattina, si legge tra l’altro: “Ci appelliamo a Lei Signor Presidente, che da sempre considera la ricerca e la formazione come passaggi indispensabili per la crescita economica, perché esorti il Governo ad un esame più attento dell’attività del nostro Istituto e delle conseguenze negative che una tale scelta avrebbe sulla comunità astrofisica italiana, una delle più competitive a livello mondiale”.

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

Il Consiglio Scientifico evidenzia come l’accorpamento con il CNR metterebbe a rischio gli accordi internazionali in essere e aggiunge: “Senza produrre alcuna apprezzabile economia di scala, lo smembramento dell’INAF all’interno del CNR provocherebbe una irreversibile, pesante caduta della ricerca astrofisica italiana. A pochi mesi dalla chiusura a Padova delle celebrazioni internazionali promosse dall’UNESCO per l’Anno Internazionale, questa decisione suona come una beffa, oltre che un tragico errore.

La lettera è per conoscenza al Ministro Gelmini alla quale invece si è rivolto direttamente il Comitato dei Direttori dell’INAF: “Nonostante le difficoltà di questi anni il nostro Paese, grazie ai ricercatori dell’INAF ha migliorato e consolidato la sua posizione internazionale nel campo della ricerca astronomica, disciplina che, oltre ad una notevole valenza scientifica e culturale, ha notevoli ricadute sull’industria nazionale che così ha potuto competere per la realizzazione di strumentazione scientifica di avanguardia. Risultati ottenuti grazie alla partecipazione attiva e qualificata di giovani ricercatori non strutturati che si dimostrano sempre estremamente competitivi nel panorama europeo e mondiale. Oggi, le ragioni che portarono alla costituzione dell’INAF appaiono intatte. Una struttura indipendente ha infatti, oltre ad una migliore capacità di promuovere la ricerca di punta, anche quella di rappresentare autorevolmente l’Italia nei grandi progetti internazionali. Questa è una sfida che la comunità astrofisica italiana si sente in grado di affrontare in modo autonomo anche considerando che, sotto l’impulso del MIUR, si è avviata una fase di riordino di tutti gli Enti di Ricerca”.

Segnaliamo inoltre la trasmissione radiofonica “Caccia al fotone” con Tocci, Cattaneo e Maccacaro

Lettera del Consiglio Scientifico al Presidente Napolitano

Lettera del Comitato dei Direttori al Ministro Gelmini

(Dal sito INAF Media)

Loading

Seconda sepoltura per Copernico 500 anni dopo

di Sabrina Masiero

 

Fonte Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/File:Jan_Matejko-Astronomer_Copernicus-Conversation_with_God.jpg . Jan Matejko (1838-1893), L’astronomo Copernico con Dio (1872).

 
Copernico visse tra il 1473 e il 1543. Morì come un astronomo poco conosciuto mentre stava lavorando in una remota zona della Polonia del nord, lontano dal centro di cultura europea dell’epoca. Aveva dedicato molti anni di lavoro per sviluppare la sua teoria dell’eliocentrismo, che fu alla fine condannata come eretica dalla Chiesa perchè spostava la Terra e l’umanità dalla sua posizione centrale nell’Universo.

Il suo modello rivoluzionario si basava su complessi calcoli matematici e osservazioni del cielo ad occhio nudo, dato che il cannocchiale non era ancora stato costruito e puntato verso il cielo. Per quest’ultimo punto, si sarebbe dovuto aspettare l’ingegno di Galileo Galilei nel 1609, anche se, solo qualche mese prima, Thomas Harriot aveva osservato la Luna con un cannocchiale, ma senza raggiungere i livelli di intuito di Galileo.

Dopo la sua morte, i resti di Copernico rimasero in una tomba anonima sotto il pavimento della Cattedrale di Frombork, sulla costa baltica della Polonia, in una posizione non precisata. Nel 2005 su richiesta del vescovo locale, degli archeologi polacchi iniziarono a compiere delle ricerche, rinvenendo alla fine le ossa e il cranio di un uomo deceduto all’età di circa 70 anni. Era la stessa che Copernico aveva il giorno della sua morte, quando prima di spirare gli fu consegnata una copia del “De Revolutionibus Orbium Coelestium” il suo trattato sulla rivoluzione delle sfere celesti, che era stato appena pubblicato.

Jerzy Gassowski, professore di archeologia che ha seguito le ricerche, ha realizzato una ricostruzione facciale dal cranio ritrovato nella Cattedrale, molto simile ai ritratti ufficiali di Copernico che sono giunti fino a noi, mostrandolo com’era all’età di 70 anni.

Fonte La Repubblica.it: http://www.repubblica.it/scienze/2010/05/22/foto/sepolto_niccol_copernico-4264625/1/ .

Da queste ossa e dallo studio dei denti in particolare, è stato ricavato il DNA. Le ossa non erano in buone condizioni tanto che il corpo non era stato rinvenuto completo. Grazie a tecniche di medicina legale, il DNA prelevato dai resti umani è stato comparato con quello rinvenuto in qualche capello di Copernico trovato dentro i suoi libri nella Biblioteca dell’Università svedese di Uppsala. Il codice genetico è risultato lo stesso. Di qui la conclusione nel 2008 del Prof. Gassowski e della Dr.ssa Marie Allen, esperta di DNA, di aver rinvenuto il corpo mortale dell’astronomo.

Le spoglie dello scienziato sono finalmente uscite dall’oblio della storia: 467 anni dopo la sua morte, i resti di Niccolò Copernico sono stati nuovamente inumati nella Cattedrale di Frombork il 22 maggio 2010, con una tomba nuova di granito nero e con incisa la rappresentazione di un modello di sistema solare.

Fonte della sepoltura di Copernico (22 maggio 2010) su La Repubblica.it: http://www.repubblica.it/scienze/2010/05/22/foto/sepolto_niccol_copernico-4264625/1/ .

Una bara di legno contenente i resti dell’astronomo aveva viaggiato per alcune settimane attraverso la Polonia, venendo esposta a Olsztyn e nelle città principali dove Copernico aveva avuto un particolare legame. Wokciech Ziemba, Arcivescovo della Regione di Frombork, durante l’omelia funebre ha affermato che “la Chiesa Cattolica è fiera che Copernico abbia lasciato alla regione l’eredità del suo duro lavoro, della sua devozione e, soprattutto, del suo genio scientifico”.

Fonte Space.Com: http://www.space.com/news/ap_051103_copernicus.html;

Fonte La Repubblica.it: http://www.repubblica.it/scienze/2010/05/22/news/chiesa_e_scienza_unite_per_dare_una_degna_sepoltura_a_copernico-4261931/ ;
Fonte The New York Times:
http://www.nytimes.com/aponline/2010/05/22/world/AP-EU-Poland-Copernicus-Reburied.html?_r=1;
Fonte Croncache Laiche:
http://www.cronachelaiche.it/2010/05/seconda-sepoltura-per-copernico-a-500-anni-dalla-morte/ .

Sabrina

Loading

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén