Blog di Marco Castellani

Chi consuma idrogeno ed acetilene su Titano?

Due nuovi articoli basati sui dati della sonda Cassini ci portano dritti nell’intricato regno della complessa attività chimica sulla luna di Saturno chiamata Titano. Sebbene altre ipotesi siano pienamente sostenibili, nondimeno alcuni scienziati ritengono che le abbondanze chimiche rilevate sulla superficie diano nuova linfa agli argomenti in favore dell’esistenza di una forma di vita primitiva – o di “precursore” di forme di vita – su Titano.

In sostanza, l’interesse degli scienziati si concentra su due questioni, riguardanti le basse abbondanze di idrogeno e dell‘acetilene. In particolare, la mancanza di acetilene è importante perché potrebbe interpretarsi come il segnale della presenza di una forma di vita basata sul metano, dicono gli astrobiologi della NASA. E’ infatti già dal 2005 che è stato proposto uno schema di “condizioni necessarie” per la vita in presenza di metano. Una interpretazione  dei dati relativi all’acetilene è che tale idrocarburo sia consumato come.. “cibo” da questa ipotetica forma di vita. Ma l’astrobiologo Chris Mckay asserisce che la quantità di idrogeno è ancora più critica, semplicemente perché tutti i meccanismi proposti implicano di fatto il consumo di tale elemento.

Una immagine artistica della superficie di Titano (Crediti: NASA/JPL)

“Noi suggeriamo il consumo di idrogeno perché è un gas ovvio per il consumo da forme di vita su Titano, in maniera analoga a quanto avviene sulla Terra con l’ossigeno” dice McKay. “Se questi segnali fossero indicativi di una forma di vita, sarebbe doppiamente eccitante, perché rappresenterebbe una seconda forma di vita indipendente da quella terrestre, basata sull’acqua”

Al momento, forme di vita basate sul metano rimangono solo a livello di ipotesi. Va detto infatti che gli scienziati non hanno ancora rilevato simili forme di vita da nessuna parte, sebbene vi siano forme di vita microbiche – sempre basate sull’acqua – che però si sviluppano nel metano,  o lo producono. Su Titano, dove la temperatura si aggira sui 90 gradi kelvin appena, una forma di vita basata sul metano avrebbe l’indubbio vantaggio di poter sfruttare tale elemento allo stato liquido, laddove l’acqua sarebbe disponibile solo in forma di ghiaccio (e troppo fredda per supportare forme di vita come le conosciamo al momento).

La lista dei candidati “liquidi” è del resto piuttosto ristretta: solo metano liquido oppure molecole simili, tipo etano. Per quanto l’acqua allo stato liquido sia largamente ritenuta necessaria per la vita, vi sono ormai diverse speculazioni nella letteratura scientifica secondo le quali vi sarebbe possibilità di forme di vita “alternative” anche in assenza di acqua liquida.

Anche l’analisi accurata delle abbondanze di idrogeno, appunto, sarebbe consistente con le condizioni che potrebbero essere prodotte da una forma di vita esotica basata sul metano, anche se è bene dire che è lungi dal costituire una prova della sua esistenza.

Comunque sia, un fatto è già certo, come sottolineano gli scienziati NASA: i nuovi risultati di Cassini sono sorprendenti ed eccitanti. Vi sono ancora, in programma, diversi passaggi ravvicinati della sonda a Titano, che potrebbero aiutarci a capire cosa sta davvero succedendo sulla superficie…

NASA JPL Press Release

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10 Comments

  1. mcastel

    In effetti le sorprese nella storia della scienza non sono mai mancate, e
    sicuramente non mancheranno anche nell'esplorazione del Sistema Solare (anzi
    per me sono sempre già una sorpresa le immagini così nitide che ci arrivano
    da… mondi lontanissimi!). Tuttavia è chiaro che le ipotesi più “ardite”
    vanno considerate solo dopo che le altre sono state chiaramente scartate…
    ma a volte è necessario e salutare (basta pensare alla meccanica quantistica
    con i suoi incredibili paradossi, come il principio di indeterminazione e il
    dualismo onda-particella… nessuno scienziato dell'ottocento avrebbe
    l'avrebbe mai nemmeno ipotizzata… se non che ci siamo stati “costretti”
    dall'osservazione senza pregiudizi della realtà.. è lei che comanda!)

    Approfitto per ringraziare chi trova il tempo per scrivere i commenti.. così
    diventa ancora più appagante scegliere e scrivere le notizie, abbiamo un
    pubblico attento!! 😉

    2010/6/9 Disqus <>

  2. Diciamo che finchè uno strano insetto non si spiattella su qualche sonda che invieremo, la possibilità biologica dev'essere per forza di cose l'ultima! Scherzi a parte ricordiamoci che una volta si pensava che in fondo agli oceani non potesse esserci alcuna forma di vita e che i soffioni erano “sicuramente” troppo acidi… 1 0 2 mesi fa è stato scovato una sorta di gambero dove assolutamente non vi poteva essere vita perchè sotto decine di metri di ghiaccio e senza apporti nutrizionali esterni, una sorta di catino con un enorme tappo ghiacciato su. Credo nella vita extraterrestre, quasi sicuramente non la troveremo dietro l'angolo (intendendo nel nostro sistema solare), però pensiamo a quante certezze abbiamo avuto e quante se ne son infrante

  3. mcastel

    In effetti c'è molto da fare, ancora, prima di arrivare a spiegazioni “biologiche”. Mark Allen lo dice bene (è nella parte che ho dovuto accorciare per brevità espositiva) “Scientific conservatism suggests that a biological explanation should be the last choice after all non-biological explanations are addressed. We have a lot of work to do to rule out possible non-biological explanations. It is more likely that a chemical process, without biology, can explain these results – for example, reactions involving mineral catalysts.”
    In poche parole, il buon senso suggerisce come la spiegazione biologica debba essere l'ultima scelta dopo che tutto il resto è stato investigato, e c'è ampio spazio di spiegazione, al momento, anche con “semplici” processi chimici.
    Insomma la cosa è interessante.. vedremo come si svilupperà! 😉

  4. massimo7970

    Buongiorno a tutti. Anch'io volevo sollevare alcuni dubbi sulla possibilità di forme di vita basate sul metano come solvente, al posto dell'acqua: la natura stessa del metano, per nulla anfotera, mi fa pensare che forse è una teoria un pò tirata per i capelli, ma come spesso accade le nostre idee sono spesso troppo dipendenti dalla nostra natura e fatichiamo a pensare cose differenti da quello che normalmente viviamo.

  5. mcastel

    Bene, allora eravamo almeno in due ad essere interessati alla faccenda di Titano.. Ho accorciato anche perché sennò avrei dovuto prendermi tutto il pomeriggio, e non era evidentemente possibile ;-))

  6. Hai fatto benissimo ad accorciare! Avevo iniziato a leggere la versione inglese ma, vuoi anche l'intoppo lingua, verso metà articolo ho chiuso!

  7. mcastel

    ..Troppo buona! Ho “scorciato” un pò verso l'ultima parte della notizia originale, per non appesantire; ma penso di avere comunque trattenuto tutta l'informazione essenziale (ce lo diranno i nostri lettori, comunque!)
    Alla prossima!! 😉

  8. sabrinamasiero

    Marco, chi se ne importa che hai dovuto fare dei tagli (mi sembra che qualcun altro stia facendo dei tagli maggiori sulle nostre tasche), l'articolo è riuscito benissimo! Quando ero iscritta alla The Planetary society, ogni due mesi ricevevo la rivista The Planetary Report e ricordo una foto in cui Sagan era fotografato con un certo Chris McKay al termine della tesi di dottorato di quest'ultimo. Ma potrei sbagliare persona… Su Wikipedia si legge che “Chris McKay is a member of the board of directors of the Planetary Society”… Ne avrebbe fatta di strada da allora! Non so, potrei sbagliarmi.
    Per me Carl Sagan rimane unico. E tu sei unico come collaboratore!!!

  9. mcastel

    Grazie Sabrina! Me l'aveva segnalato un amico stamattina, questo articolo… l'ho un pò accorciato perché la versione originale è lunghetta, ma mi sembra davvero appassionante.. Anche se non so se credere a questa ipotesi della vita “metanica”, la cosa mi intriga! Poi non sapevo nulla di McKay, a parte quello che ho letto sulla Press Release… grazie dell'informazione riguardo alla collaborazione con Sagan !! 😉

  10. sabrinamasiero

    Ciao Marco, grandioso come sempre!
    Se si rivelasse corretta questa ipotesi rispetto a tutte le altre altrettanto plausibili, sarebbe sicuramente un risultato di grande importanza scientifica e non solo.
    Certo è che mi rimane la curiosità di capire come Chris McKay e collaboratori siano veramente arrivati a formulare questa ipotesi. Chris McKay è un grande, se non sbaglio ha lavorato con Carl Sagan e… non è poco!
    A prestissimo!!!

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