Blog di Marco Castellani

L’arrivo dell’estate…

Nell’emisfero nord sboccia l’estate, in quello sud arriva l’inverno. Le stagioni sono una forza sorprendente per la nostra vita, influenzano ogni nostra attività: dal cibo che mangiamo al ritmo di sonno-veglia. Pure il nostro umore. Il passaggio di stagione da un punto di vista astronomico si è verificato il 21 giugno alle ore 11:28 del Tempo Universale.

L’abilità nel prevedere le stagioni, osservando il punto in cui il Sole sorge ogni mattina nel cielo, è stata per millenni la chiave di lettura fondamentale per la sopravvivenza. I Babilonesi e molte altre culture contemporanee o di poco successive svilupparono sistemi molto complessi per osservare il lento spostamento del Sole nel cielo. E’ noto che osservando la levata del Sole in cielo ogni mattina, si nota un leggero spostamento nel corso dell’anno. Il 21 marzo il Sole sorge esattamente nel punto cardinale Est e tramonta esattamente ad Ovest. Col passare dei giorni e fino al 21 giugno, il Sole sorgerà sempre più in direzione Nord, descrivendo un arco nel cielo maggiore e rimanendo più a lungo nel cielo, tramontando sempre più in direzione Nord. A partire dal 21 giugno, ogni mattino vedremo il Sole sorgere e tramontare sempre più in direzione Sud, come se il suo cammino in cielo si invertisse, arrivando verso il 22-23 settembre a sorgere esattamente a Est e a tramontare esattamente a Ovest, come il 21 marzo.

Niccolò Copernico (1473-1543) cambiò radicalmente le nostre conoscenze astronomiche quando propose di porre il Sole e non la Terra al centro dei moti, ossia al centro del Sistema Solare. Questo spostamento ha permesso di spiegare la correlazione tra Sole e Terra.

E’ noto che la Terra compie una rivoluzione intorno al Sole in un anno lungo un’orbita di tipo ellittico (anche in prima approssimazione si può pensare circolare). L’asse di rotazione terrestre è quell’asse immaginario che passa per i due poli e che è inclinato rispetto ad un asse perpendicolare al piano orbitale di circa 27,5°. Questo comporta che l’emisfero nord e quello sud terrestri siano esposti ad una diversa quantità di radiazione solare durante l’anno. Il Sole è la nostra sorgente di calore, luce, energia e la variazione di intensità e la concentrazione dei suoi raggi su un centimetro quadrato di superficie terrestre spiegano i cambiamenti stagionali.

Si parla di equinozi e di solstizi per definire il passaggio delle stazioni: equinozio di primavera (23 marzo), equinozio d’autunno (22-23 settembre), solstizio estivo (21 giugno) e solstizio d’inverno (21-22 dicembre).
L’alternarsi delle stagioni dipende dal movimento di rivoluzione della Terra intorno al Sole e dal fatto che l’asse terrestre conserva la propria inclinazione angolare sul piano orbitale, chiamato piano dell’eclittica (66° 33′).

Equinozio di primavera  (20 marzo: inizio dalla primavera)

Il 20 marzo i raggi del sole colpiscono perpendicolarmente l’equatore (il sole è allo zenit sull’Equatore) illuminando tutto il globo allo stesso modo:
è l’equinozio di primavera , cioè il giorno in cui il dì e la notte hanno la stessa durata.

Solstizio d’estate (21 giugno: inizio dell’estate)

Il 21 giugno i raggi solari colpiscono perpendicolarmente il Tropico del Cancro (emisfero boreale – il Sole è allo Zenit sul Tropico del Cancro) e così i raggi ci arrivano perpendicolari determinando l’estate, al nord nell’emisfero boreale, e l’inverno al sud nell’emisfero australe.
È il solstizio d’estate: nell’emisfero boreale è il dì più lungo, con la notte più breve. Tutti i punti a Nord dell’Equatore restano per un tratto più lungo nella parte illuminata e quelli a Sud dell’Equatore rimangono per un tratto più lungo nella parte oscura. Di conseguenza, solo all’Equatore si hanno 12 ore di luce e 12 di buio, mentre nell’emisfero settentrionale la durata del di è maggiore di quella della notte e nell’emisfero meridionale è minore, e la differenza di durata aumenta con l’aumentare della latitudine; i luoghi compresi fra il Circolo polare artico ed il Polo nord, cioè nella calotta artica, restano illuminati durante tutta la rotazione terrestre, mentre quelli della calotta antartica (tra il Circolo polare antartico ed il Polo sud) restano nel frattempo al buio.

 

Equinozio d’autunno (22 settembre: inizio dell’autunno)

Il 22 settembre i raggi del sole colpiscono perpendicolarmente l’equatore illuminando tutto il globo allo stesso modo (il sole è allo zenit sull’Equatore):
è l’equinozio d’autunno, cioè il giorno in cui il dì e la notte hanno la stessa (equi) durata.

Solstizio d’inverno (21 dicembre: inizio inverno)

Il 21 dicembre il sole raggiunge perpendicolarmente il tropico del Capricorno emisfero australe), determinandone l’estate nell’ emisfero sud, e l’inverno, nell’emisfero boreale. E’ l’opposto del 21 giugno: è il solstizio d’inverno (la notte più lunga e il dì più breve -nell’emisfero boreale-). Si hanno condizioni opposte al solstizio d’estate: il dì viene ad essere più lungo della notte nell’emisfero meridionale e più corto in quello settentrionale; completamente illuminata è la calotta antartica, completamente nell’oscurità quella artica.

Ringrazio Ricardo L. Garcia per il contributo a questo post.

E non mi posso dimenticare di Marco, che mi dà sempre la grande opportunità di scrivere per GruppoLocale.

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7 Comments

  1. mcastel

    Hai ragione non riesco ad allontanarmi dalla redazione! Ci tengo
    troppo a questo progetto… E ora che non è solo mio, ancora di più! I
    mezzi tecnici sono scarsi ma cerco di essere presente come posso…
    Non posso farne a meno! 🙂

    Il 28/06/10, Disqus<> ha scritto:

  2. sabrinamasiero

    Marco, non sei mai in vancanza! :-))) Secondo me non c'è posto sulla Terra che non ti permetta di raggiungere in modo virtuale la Redazione :-)))
    Sono felicissima di sentirti! Non staccare la connessione!

  3. mcastel

    Molto buffo… Con i miei mezzi “in transferta” posso leggere i
    commenti più agevolmente dell'articolo… Ma sono certo che è ottimo!!

    2010/6/27, Disqus <>:

  4. sabrinamasiero

    Ancora graze, Giuseppe. L'articolo però rimane pieno di errori. Ne ho trovato un altro. Forse è l'aria dell'estate…

  5. Tranquilla che è chiarissimo anche senza immagini… qualcuno potrebbe aver dubbi sui due tropici, ma basta una ricerca su wikipedia e diviene tutto chiarissimo!

  6. sabrinamasiero

    Ciao Giuseppe, grazie di cuore, troppo buono. Avrei voluto rendere megliore la seconda parte, inserendo pure dei grafici ma non trovandone in rete ho dovuto rinunciarvi. Sarà per la prossima volta…
    Grazie per le correzioni, io ne ho viste molte altre! 🙂

  7. Finalmente una descrizione organica di ciò che avviene! Erano secoli che cercavo gli avvenimenti descritti così… solitamente si trovano paragrafi scritti a più mani e messi insieme che mi han sempre lasciato qualche punto incognito. Grazie di cuore, ora è tutto chiaro.
    Rivedrei solo l'inizio che, presumo nella fretta di completare, presenta qualche svista tipo “Il 21 marzo il Sole sorge esattamente nel punto cardinale Est e sorge esattamente ad Ovest”

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